A cura della Redazione
Attimi di tensione stamattina al corso Umberto I. La parte più a nord della strada, al confine con via Tagliamonte, è stata chiusa al traffico a causa dei lavori che il Commissariamento del Fiume Sarno deve realizzare al sistema fognario di Torre Annunziata. Per alcune ore le autovetture non hanno potuto transitare in direzione nord, dal momento che il traffico veicolare era stato interdetto all’altezza di via Gambardella e via Zampa. Allo stesso modo, le auto dirette a sud, dovevano svoltare in via Tagliamonte. Ben presto i commercianti della zona si sono riversati in strada, cercando di capire cosa stesse accadendo. «Non siamo stati avvisati dei lavori - spiega Giacomo Borriello, presidente di Confesercenti Oplonti -. E’ ianudito che da un giorno all’altro si decida di chiudere la strada senza preavviso. Ciò comporta gravi disagi per la categoria, poiché molti commercianti, soprattutto del settore alimentare, avevano acquistato ingenti quantità di prodotti anche facilmente deperibili, che bisogna vendere al più presto. Vietando la circolazione alle auto ciò non sarebbe stato possibile. Siamo consapevoli del fatto che debbano essere effettuati i lavori, ma quantomeno ci saremmo aspettati una comunicazione tempestiva dal Comune o dalle Autorità preposte, in modo da organizzarci. La crisi economica è già grave, soprattutto qui a Torre Annunziata - conclude Borriello -, e questi episodi rischiano di peggiorarla ulteriormente».Gli interventi riguardano l’allacciamento del sistema fognario al collettore e, secondo le stime, dovrebbero durare circa una settimana. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Commissariato di Polizia torrese, che hanno monitorato la situazione. Alla fine, dopo alcune ore, i rappresentanti dei commercianti (oltre alla Confesercenti, c’era anche Giuseppe Pagano, presidente dell’Associazione dei Commercianti di Torre Annunziata, che ha poi avuto un colloquio presso il Comando della Polizia Municipale) sono riusciti ad ottenere il rinvio dell’inizio dei lavori, posticipati a lunedì. Il dato che emerge da questa vicenda è che c’è stato un difetto di coordinamento tra l’Amministrazione e il Commissariamento, e, conseguentemente, una carenza di comunicazione nei confronti dei commercianti.