A cura della Redazione
Azioni volte a scongiurare la chiusura della tratta Torre Annunziata-Poggiomarino della Circumvesuviana. Ieri, presso il Comune di Boscoreale, si è svolta la riunione indetta dal primo cittadino Gennaro Langella, alla quale hanno partecipato gli amministratori dei Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Torre Annunziata, Pompei, Scafati e Poggiomarino. Al centro dell´incontro, la crisi dell´azienda di trasporto, che sta creando non pochi disagi agli utenti, che da mesi sono costretti a far fronte all´inefficienza del servizio legata alla drastica riduzione delle corse per mancanza di fondi. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio la stessa economia dei paesi vesuviani, con la mobilità tra le diverse città interessate che risulta sempre più difficile. Studenti, lavoratori e cittadini che non riescono a raggiungere le loro mete per via della soppressione, ormai all´ordine del giorno, di decine di corse. A peggiorare il quadro, la paventata chiusura della tratta Torre Annunziata-Poggiomarino, con ripercussioni enormi anche sul piano turistico. Difatti, proprio questa tratta consente di raggiungere i siti di Pompei, Oplontis, Boscoreale. Al termine della riunione, i sindaci dei Comuni vesuviani hanno stilato un documento, inviato al Presidente della Regione Campania e all´assessore regionale ai Trasporti. Di seguito, ne pubblichiamo il testo. «Il taglio dei fondi operato dalla Regione Campania nell’ambito del trasporto pubblico regionale ha duramente colpito la capacità operativa della Circumvesuviana s.r.l.. La Circumvesuviana da sempre fornisce un insostituibile servizio di collegamento tra la città di Napoli e l’area vesuviana, garantendo a lavoratori, studenti e turisti la possibilità di raggiungere luoghi di lavoro, di studio, di interesse. Considerata la tipologia di utenza dei servizi resi da detta società, il venire meno, anche solo parzialmente, delle corse previste, cosa che sta già accadendo da diversi mesi, mette in crisi l’intero sistema del lavoro, del diritto allo studio e dell’economia del turismo, assolutamente preziosa in un ambito territoriale in cui è già venuta a mancare la quasi totalità delle realtà produttive. La drastica riduzione delle motrici efficienti per l’effettuazione delle corse comporta quotidianamente l’improvvisa e continua soppressione di corse, con conseguente caduta della qualità del servizio e di grandissimi disagi per i numerosissimi soggetti che ne restano colpiti. La gravità della situazione è tale da indurci a chiedere con forza che vengano rese disponibili le risorse finanziare necessarie a fare riassumere alla società Circumvesuviana il proprio ruolo fondamentale nella mobilità pubblica regionale. Nella qualità di rappresentanti delle comunità tra le maggiormente colpite, dallo svilimento delle risorse tecnologiche ed umane proprie della Circumvesuviana, continueremo a seguire da vicino l’evolversi della situazione fino a quando non vedremo restituiti ai cittadini residenti, siano essi lavoratori, studenti, o anziani, nonché ai graditi ospiti, interessati al nostro patrimonio archeologico e paesaggistico, servizi di mobilità resi in maniera efficiente e in misura adeguata alle esigenze».