A cura della Redazione
Il percorso della manovra Monti è segnato: sarà approvata prima di Natale, come previsto dall´esecutivo tecnico guidato dal professore. Il via libera finale è atteso entro venerdì 23 dicembre. A quanto si apprende, il provvedimento verrà approvato da Palazzo Madama senza nessun cambiamento. Nel periodo successivo, il governo sarà impegnato nella cosiddetta "fase due": l´attenzione è puntata ai temi fiscali, al dossier liberalizzazioni e alla riforma del lavoro, per il quale i sindacati temono un intervento sull´articolo 18. Ma intanto, a conti fatti, ecco le misure della manovra e come cambieranno la vita dei cittadini italiani. PENSIONI. Adeguamento all´inflazione del 100% per le pensioni fino a 1.400 euro, nel 2012 e 2013. Il contributo di solidarietà per le pensioni d´oro sale dal 10% (già previsto della manovra dello scorso anno) al 15%. Dal prossimo anno si applicherà a tutti il sistema di calcolo contributivo ´pro rata´; per lasciare il lavoro saranno necessari 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, indipendentemente dall´età. I requisiti saranno adeguati alle aspettative di vita. Più rapido il processo che avvicina l´età di pensionamento tra uomini e donne: la parità che sarà raggiunta nel 2018, a 66 anni. Si allenta la penalizzazione per chi lascia il lavoro prima dei 62 anni, con una riduzione dell´assegno che scende dal 2% all´1%. Per ogni anno di anticipo ulteriore ai due anni la decurtazione è del 2%. I lavoratori con un´anzianità contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012 possono andare in pensione anticipata a 64 anni. Mentre le donne potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni se al 31 dicembre 2012 avranno almeno 20 anni di contributi e 60 anni d´età. Per i lavoratori autonomi i contributi pensionistici salgono di 1,3 punti percentuali per il prossimo anno, gli anni successivi di 0,45 punti, fino ad arrivare al 24%. CASA. Sconto di 50 euro a figlio fino a 26 anni, della tassa sulla prima casa, fino a un massimo di 400 euro. Complessivamente la franchigia potrà arrivare fino a 600 euro. L´Imu (imposta municipale unica) dal prossimo anno prenderà il posto dell´Ici, con un´aliquota dello 0,4% sulla prima casa (che i Comuni potranno variare di 0,2 punti) e dello 0,76% sulle seconde case (che i comuni potranno variare di 0,3 punti). Aumentano i moltiplicatori, utilizzati per la rivalutazione delle rendite catastali, che arrivano al 160% per gli immobili del gruppo A (abitazioni). Ancora un anno di tempo, invece, per la tassa sui rifiuti e servizi, che scatterà a partire dal 2013. CONTI CORRENTI. Eliminata l´imposta di bollo, per i conti correnti con giacenza media annua inferiore a 5.000 euro. Per le imprese il tributo sale da 73,8 a 100 euro, con un rincaro quindi di 26,2 euro. FARMACI. L´Agenzia italiana del farmaco dovrà individuare entro quattro mesi l´elenco dei farmaci di fascia C (privi di ricetta) che potranno vendere anche le parafarmacie e la grande distribuzione. Diventa più soft anche la norma che fa decadere, entro il 13 agosto 2012, l´attuale disciplina sulle professioni. Scende da 15.000 a 12.500 abitanti la soglia delle attività che possono vendere farmaci senza ricetta. FISCO. Vengono messe in campo diverse misure volte da un lato ad aiutare i contribuenti alle prese con il fisco e dall´altro a rendere più difficile la vita agli evasori. Proroga dei termini per beneficiare della rateazione dei debiti tributari. Chi decide di pagare le tasse a rate, invece, non avrà più l´obbligo di fideiussione. Viene stabilito anche il posticipo dell´operatività del nuovo sistema di accertamento e riscossione delle entrate dei comuni. Più tempo, inoltre, per riscuotere le somme dovute dal fisco per chi ha aderito ai condoni (il termine viene spostato al 31 dicembre 2013). La soglia di pagamento in contanti scende dagli attuali 2.500 euro a 1.000 euro. Dal prossimo anno gli operatori finanziari dovranno comunicare all´anagrafe tributaria i movimenti dei conti correnti. IVA E ACCISE. Aumento di due punti percentuali dell´Iva, sulle aliquote attualmente al 21% e 10%, a partire da ottobre del prossimo anno. L´incremento salterà se entro settembre saranno trovate le risorse dalla riforma fiscale, attraverso la revisione delle agevolazioni fiscali. Sale da subito, invece, l´accise sui carburanti, che per la benzina arriva a 704,2 millesimi a litro. Le aliquote saliranno di un altro 0,5% dal 2014. LIBERALIZZAZIONI. Parte una prima tranche di misure per liberalizzare alcuni settori. Orari di apertura degli esercizi commerciali senza vincoli per tutti i comuni; cadono anche alcuni paletti previsti dalla disciplina degli ordini professionali a partire dall´agosto del prossimo anno e vengono ampliati i poteri dell´Antitrust. Si esclude la categoria dei tassisti, che sarà regolata da specifiche norme sul settore dei trasporti. IRAP. Sconto Irap per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni e donne. La deduzione sarà pari a 10.600 euro e sale a 15.200 euro per le regioni del Sud. È inoltre prevista la deducibilità integrale dell´Irap pagata sul costo del lavoro dall´Irpef e Ires. Resta la misura, già in vigore, che prevede la deducibilità degli interessi passivi. Arriva inoltre l´Ace, il regime fiscale che favorisce la patrimonializzazione delle imprese, e viene rifinanziato il fondo di garanzia per le pmi. PAGAMENTI P.A. IN CONTANTI. Il tetto dei pagamenti in contanti da parte della pubblica amministrazione sale da 500 euro a 1.000, una modifica introdotta soprattutto per le persone anziane che riscuotono la pensione cash. PROVINCE. Funzioni limitate per le Province, che dovranno fare a meno delle giunte e dovranno ridurre a 10 il numero dei membri del consiglio. Le funzioni saranno gradualmente trasferite a Regioni e Comuni. SCUDO FISCALE. Diventa fissa la tassa sui capitali scudati. Prevista un´imposta di bollo speciale del 10 per mille nel 2012, che sale al 13,5 per mille l´anno successivo. A partire dal 2014 ci sarà una quota fissa del 4 per mille. Le attività prelevate dal rapporto di deposito saranno soggette a un´imposta del 10 per mille. STIPENDI PARLAMENTARI. Il taglio non sarà più garantito da un decreto del governo. Se la commissione Giovannini (che ha il compito di preparare il rapporto sulla parametrazione degli stipendi italiani a quelli europei) non avrà completato il suo lavoro entro il termine del 31 dicembre, il Parlamento e il governo, "ciascuno nell´ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire" la riduzione delle retribuzioni. TAGLI ENTI LOCALI E ADDIZIONALI IRPEF. Arrivano nuovi tagli per Comuni (1,45 miliardi) e Province (415 milioni) mentre gli enti a statuto autonomo rinunceranno a 920 milioni. È previsto l´incremento della quota fissa di addizionale regionale Irpef, gestita dallo Stato, che passa dallo 0,9% all´1,23%. TASSA SUL LUSSO. Sarà versata dai proprietari di auto potenti (oltre 185 kw), aerei e barche oltre i 10 metri. Per le attività finanziarie detenute all´estero da chi risiede in Italia viene fissato un prelievo pari allo 0,1% per il prossimo anno, che sale allo 0,15% dal 2013. Inoltre a partire dal 2013 viene abolito il tetto di 1.200 euro per le attività finanziarie detenute in Italia. Arriva anche l´obolo per chi possiede immobili all´estero, pari allo 0,76% a partire già da quest´anno.