A cura della Redazione
Un angelo è venuto dal cielo in un bellissimo giorno di giugno ed è vissuto, accanto a me, brevemente. Ogni giorno mi ha colmata d’amore e di rispetto, i suoi occhi erano solo per me. L’amore che nutriva per sua figlia non conosceva confini. Si preoccupava per lei chiedendole dove fosse quando usciva con gli amici: “Non fare tardi”, le diceva e si aspettava che rientrasse a casa prima di addormentarsi. Il suo lavoro lo impegnava molto, amava seguire attentamente la salute degli altri, trascurando, a volte, la sua. Era amante del GIUSTO Silvestro, uomo dai princìpi ineccepibili, sempre pronto a difendere le proprie convinzioni ma, allo stesso tempo disposto ad ascoltare gli altri. Onestà, chiarezza, serietà, tenacia, semplicità e soprattutto amore erano le sue virtù. Non negava il suo aiuto a nessuno. Chiunque abbia avuto l’occasione di conoscerlo, anche se per pochi istanti, diceva di lui che era una persona speciale proprio come un angelo che, improvvisamente, così come era apparso, è tornato in cielo, in silenzio. Amava tanto la sua città, aveva anche il sogno nel cassetto di ritornare a Torre Annunziata (lui che viveva ad Aversa). Il calcio, per lui, era la vita. Non perdeva una sola partita del suo Savoia e questo gli dava la carica per andare avanti fin quando non è arrivata la sofferenza, quella con la “S” maiuscola, quella che quando ti capita non fa sconti a nessuno. Mi diceva che quando il Signore lo avrebbe chiamato in cielo, avrebbe voluto ritornare nel suo ultimo viaggio, per sempre, a Torre, accanto ai suoi amati genitori. Ed è quello che ho fatto e posso dire di aver preso la decisione più giusta della mia vita, perché è lì il suo posto, fra la gente che lo ha sempre amato ed apprezzato. Voglio dirvi grazie. Grazie a tutti voi per l’amore che avete dimostrato, per le vostre belle parole, per il vostro calore. In chiesa, il giorno del suo ultimo saluto ho sentito forte battere il cuore di Torre per il mio Silvestro. Sentirvi vicini mi ha dato pace nell’anima e la rassicurazione che gli starete sempre accanto. Grazie. Giuseppina Della Bruna Anna Di Maria Nota di merito al complesso ospedaliero “Giuseppe Moscati” di Aversa, in particolare ai reparti di pronto soccorso, gastroenterologia (al dott. Cecere), rianimazione ed emodialisi per le assidue cure mediche ed il supporto umano prestato a mio marito, Silvestro Salvatore Di Maria. In calce a queste sentite e toccanti parole di Pina ed Anna, vorrei sottolineare, a nome anche di tutti i colleghi della stampa sportiva cittadina, l’estrema sensibilità mostrata dall’A.C. Savoia 1908 nel ricordare il nostro Piccolo Grande Amico Silvestro Di Maria. Ci siamo commossi oggi allo stadio quando il capitano Pasquale Ottobre ha abbracciato Anna al centro del campo prima del minuto di raccoglimento in memoria di Silvestro, così come al termine dei funerali, giovedì scorso, quando la bara fu coperta dalla gloriosa casacca biancoscudata. Grazie Savoia. GIUSEPPE CHERVINO