A cura della Redazione
Marco Risi, il regista del film Fortpasc, interviene sulla polemica innescata dal sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, e lo fa in un’intervista rilasciata al giornalista Gianluca De Martino pubblicata stamane su Metropolis. Starita, in seguito alla programmazione del film Fortapasc in onda lunedì 5 settembre su Rai 1, ha scritto una lettera ai vertici aziendali di via Mazzini, nella quale chiede se non sia «opportuno che la Rai provveda ad “integrare” la proiezione con un momento di riflessione, di approfondimento», visto che la città di oggi è molto diversa da quella descritta nel film. «Non capisco - ha affermato Risi - perché il sindaco voglia lanciarsi in questa polemica. Lo fece anche durante la presentazione del film nel 2009 a Torre Annunziata. Due anni fa non mi sembrava che le cose fossero cambiate di molto. Starita all´epoca disse le stesse cose di oggi, che la città è cambiata e tante altre belle parole. Pochi minuti prima della proiezione, però, era stato insultato da un motociclista senza casco all´esterno del cinema e nessuno intervenne, nemmeno i vigili. Nel 2008, poi, durante le riprese vedevo le vedette della camorra che sorvegliavano la zona. Qualche giorno dopo ci fu un omicidio». Poco sarebbe cambiato quindi? «Del giorno della proiezione - riprende il regista - ricordo un applauso molto emozionante, l´applauso più bello. Mi sembrava che i cittadini di Torre avessero voglia di lanciare un messaggio: noi ci siamo, la parte buona c´è, cambiamo questa città. Ma non bisogna aver paura del passato». Netta la sua posizione nei confronti dell’iniziativa del sindaco. «A Starita direi proprio questo, che non si aiuta la crescita di Torre Annunziata con iniziative del genere. Mi rendo conto che il suo è un lavoro in una realtà difficile, comprendo tutto l´impegno che ci sta mettendo». Alla fine dell’intervista, quando viene posta a Risi la domanda se avesse stima del primo cittadino torrese, ecco la sua risposta: «Le persone che iniziano da una parte e finiscono dall´altra non mi fanno una grande impressione. E lo dico perché ho letto anche tra i commenti di un suo cambio di casacca, dal Pd all´Udc. Indipendentemente dalle motivazioni, questi atteggiamenti non mi piacciono».