A cura della Redazione
La telenovela del ponte di via Sepolcri si arricchisce di una nuova puntata. Dopo la lettera inviata nei giorni scorsi dal partito Forza del Sud di Torre Annunziata al Prefetto e capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, arriva la risposta dell´alto funzionario: "In relazione alla lettera aperta relativa alla problematica del mancato ripristino del ponte di via Sepolcri, nel territorio del Comune di Torre Annunziata, spiace comunicare che il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, non ha diretta competenza nella telematica segnalata - scrive Gabrielli -. Questa, infatti, rientra nelle attività proprie delle Amministrazioni territoriali. Al riguardo lo scrivente ha provveduto a sensibilizzare la regione Campania e le Autorità locali su tale, rilevante, questione". Forza del Sud chiedeva nella sua missiva l´intervento del Prefetto al fine di velocizzare i tempi di riapertura dell´ormai fatidico ponte, abbattutto nel 2006 per consentire i lavori di realizzazione della terza corsia dell´autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno, e mai più ricostruito. Da allora i cittadini, sia di Torre Annunziata che di Boscotrecase, sono costretti a giri iperbolici per raggiungere il cimitero, l´ospedale di via Lenze ed i paesi vesuviani. Senza parlare poi dei disagi dei residenti della zona, in primis gli abitanti del rione del Lazzaretto. Cinque anni di promesse mai mantenute, di giochi allo scaricabarile delle vari Istituzioni, senza che fosse apposta finalmante la parola "fine" a questa vicenda divenuta un vero e proprio calvario. In un comunicato, Forza del Sud esprime tutto il suo rammarico per come si sta affrontando la questione. "Forza del Sud - si legge -, alla luce dell´amaro responso del Capo della Protezione Civile, chiede: 1) quale sia l´effettivo ruolo della Protezione Civile in una zona altamente a rischio, come quella vesuviana; 2) se sia mai esistito un valido piano di avacuazione in caso di calamità naturale, chi e come dovrebbe attuarlo?; 3) quanto costa a noi contribuenti l´apparato campano della Protezione Civile e che attività svolge". La formazione politica ribadisca poi la necessità di ripristinare immediatamente il ponte, "anche con una provvisoria struttura metallica di tipo militare, in modo da consentire il transito di uomini e mezzi. Qualora ciò non dovesse accadere - si legge ancora nel comunicato - riterremo responsabile l´intero Dipartimento della Protezione Civile nazionale e regionale per le eventuali disgrazie. Se la presenza della Protezione Civile si manifesta solo nel corso di sagre e feste patronali (dove assistiamo ad un inutile e dispendioso spiegamento di mezzi e uomini), che appiattisce e sminuisce l´opera e l´impegno dei tanti bravi volontari che credono in questa Istituzione, nelle altre circostanze - conclude la nota - come rischio Vesuvio, interruzione di pubblico servizio, la stessa non vale nulla, specialmente per noi meridionali".