A cura della Redazione
Ponte di via Sepolcri: la telenovela continua. Qualche mese fa abbiamo dato la notizia che entro maggio, al massimo giugno, via Sepolcri sarebbe stata riaperta al traffico cittadino. Non ci eravamo fidati delle dichiarazioni dei politici che ne annunciavano l’apertura entro il 31 marzo scorso. Prendemmo per buono, invece, quanto affermato dall’ingegnere Bruno Orrico, dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune di Torre Annunziata, che, in un incontro al Circolo Professionisti organizzato dall’associazione “La Barca dei Saperi”, spiegò tecnicamente che l’installazione del ponte era subordinata all’entrata in funzione del collettore fognario. E che, vivaddio, non c’era più alcuno ostacolo per il suo allacciamento al depuratore di Castellammare di Stabia. Non restava altro da fare che iniziare la pulizia del collettore (compito che si era assunto la società Autostrade), abbattere i diaframma e raccordare il sistema fognario vecchio con quello nuovo. Prendemmo atto di queste dichiarazioni e sul numero del 25 febbraio scorso titolammo “Marina del Sole torna balneabile”, perché l’entrata in funzione del collettore, oltre a permettere la messa in opera del ponte di via Sepolcri, di fatto eliminava gli oltre venti scarichi fognari abusivi che inquinano il nostro litorale. Invece, come nella più radicata tradizione delle soap opera, il finale non è stato ancora “sceneggiato”. Dopo l’articolo apparso sul numero scorso di TorreSette, nel quale i rappresentanti sindacali dell’Usicons hanno dichiarato che fin quando il depuratore stabiese non funzionerà a pieno regime, è pressoché impossibile rendere operativo il collettore, abbiamo chiamato di nuovo in causa Orrico per conoscere gli ultimi sviluppi di questa autentica storia infinita. «In una riunione svoltasi la settimana scorsa con l’assessore regionale Cosenza - afferma il dirigente - abbiamo definitivamente chiarito la questione del ponte. Purtroppo, però, devo aggiungere che nessuno fino ad ora si è assunto la responsabilità di dare l’ok per l’entrata in funzione del collettore. Il generale Roberto Jucci a giugno terminerà il suo mandato e quindi lascerà ad altri questa incombenza. Allora dovremo aspettare che il sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, rinnovi il decreto per consentire la continuazione dell’immissione dei liquami fognari nel depuratore. Quando ciò avverrà - conclude Orrico - anche il nostro collettore potrà collegarsi al depuratore». Già, ma quando? Quanto tempo dovremo ancora aspettare per riaprire via Sepolcri? E quando potremo avere finalmente il nostro mare balneabile, oramai off limits da 38 anni? Di chi sono le responsabilità? Questo gioco a scaricabarile mortifica una comunità intera, oramai sfiduciata per i continui rinvii e le false promesse delle istituzioni. L’occasione di poter interloquire con il dirigente dell’Ufficio Tecnico, ci induce a porre l’attenzione anche su altre problematiche. Innanzitutto sulla riqualificazione del costone della Rampa Nunziante. «Ho letto su un giornale locale - continua Orrico - che i lavori sarebbe stati sospesi dalla Soprintendenza di Napoli. Niente di più falso. C’è stato il sopralluogo della dirigente Orsola Foglia, la quale ha dato il suo parere favorevole rispetto al tipo di intervento che si sta eseguendo. Che, ripeto, rispetterà la storia di questo costone». E i lavori per la Villa Comunale? «Stanno andando avanti - afferma l’ingegnere - e dovranno necessariamente terminare entro il 30 giugno. Al massimo per la recinzione dell’area si provvederà in un secondo tempo». Camminando sui marciapiedi di corso Vittorio Emanuele non si può non notare la difformità dei tozzetti messi in opera durante la recente pavimentazione. Molti cittadini si lamentano per il fastidio ai piedi. «Premetto che quando ho assunto l’incarico al Comune - ribatte Orrico -, il progetto era già in esecuzione e quindi nulla avrei potuto fare in proposito. Tuttavia va anche detto che questo tipo di tozzetto dà maggiore sicurezza ai pedoni durante la pioggia perché la pavimentazione è meno sdrucciolevole. La cosa che potrò fare è quella di collaudare il lavoro eseguito e se non è stato effettuato a regola d’arte, far rifare l’intervento. Approfitto dello spazio concessomi per informare i lettori del suo giornale che abbiamo ottenuto un finanziamento di 4 milioni di euro indirizzato alla pesca. Con queste risorse potremo riqualificare la darsena dei pescatori, migliorare le condizioni logistiche delle aree destinate ai pescatori e eseguire il dragaggio dei fondali del porto». ANTONIO GAGLIARDI