A cura della Redazione
Scompare uno dei decani del settore della ristorazione a Torre Annunziata. Gabriele Cassitto, 68 anni (nella foto) si è tolto la vita stringendosi un filo di ferro intorno al collo nel garage della sua abitazione, in via Oliva a Boscoreale. “Zì Gabriele”, aveva fondato nel 1968 a Torre Annunziata, insieme al fratello Giuseppe, la famosa trattoria “Celestino” a via Roma, poi diventata ristorante. Un’attività fiorente conosciuta in tutta l’area vesuviana. Gabriele Cassitto, il mago della pizza, da qualche anno era in pensione ed aveva lasciato in eredità l’attività ai suoi nipoti. Spesso, però, era al fianco dei figli del fratello per dare una mano. Sposato, aveva tre figlie ed una grande fede in Dio. Chi lo ha conosciuto, parla di un uomo molto devoto, dedito a viaggi di preghiera e di meditazione. Probabilmente “Zì Gabriele” non ha retto all’angoscia di una malattia che lo aveva costretto alla degenza in ospedale per un breve periodo. Una tragedia inaspettata che ha fatto presto il giro della città, dove Gabriele era conosciuto da tantissime persone. Con la morte di Cassitto, scompare un pezzo di storia di Torre Annunziata. Intanto sul suo profilo di facebook amici e parenti gli tributano i loro messaggi di addio, l’ultimo saluto ad un uomo “pieno di bontà, di umiltà e di tanti doni che viveva nel silienzio”.