A cura della Redazione
Pubblichiamo un´articolata nota a firma di Vincenzo Sica sulla controversa e, per molti versi, incomprensibile storia della vasca d´alaggio, opera fondamentale per lo sviluppo del famigerato Polo Nautico torrese. L´ennesima "incompiuta" di un territorio abbandonato sempre più a se stesso. Il 20.4.2004 il Sindaco Cucolo e l’amministratore delegato della TESS, Vozza, sottoscrivono un protocollo d’intesa, ove si prevede, tra l’altro, che la TESS “provvederà per conto dell’Amministrazione Comunale a predisporre gli studi necessari e le procedure per la realizzazione di una vasca di alaggio e la sistemazione dell’area circostante in Via Terragneta, quale infrastruttura a servizio del sorgente polo nautico”. Il 5.5.2005 la società TESS, presenta al Comune un’istanza, intesa ad ottenere una concessione demaniale marittima di mq 16253 di scogliera e di mq 4353 di specchio d’acqua in località Rovigliano, da adibire a piccolo bacino per consentire l’alaggio ed il varo di imbarcazioni da diporto, a disposizione della collettività per l’accesso a mare delle imbarcazioni. Arriviamo al 18.4.2006! Il sole illumina il nostro meraviglioso golfo! Mi reco al Comune con particolare entusiasmo. La prima parte di un lungo e complesso “iter” burocratico, sembra concludersi. Giornalisti e operatori del settore, attendono per registrare il tanto atteso evento. Sottoscrivo la concessione demaniale per la realizzazione della vasca di alaggio! IL progetto era stato affidato dalla TESS all’Arch. Edoardo De Marco ed all’Ing. Massimo Sbriglia, nel dicembre 2004. Costi progettuali complessivi circa € 92.000,00, oltre € 20.000,00, riconosciuti all’Università di Napoli Facoltà di Ingegneria, per gli studi idraulici ed € 2.850,00 alla società INGEO srl, per ulteriori attività progettuali. Il 15.11.2006, in una nota a firma dell’Assessore Telese e del direttore generale, si sollecita la TESS, affinchè si dia avvio alla realizzazione delle opere progettate, anche in ragione delle risorse finanziarie disponibili, denunciando il nocumento che i ritardi comportano, soprattutto in ragione delle iniziative poste in essere dalle aziende costituenti il polo nautico, che sollecitano la realizzazione dell’opera pubblica. La TESS dà riscontro alla comunicazione, informando il Comune, di aver tempestivamente adottato tutte le misure necessarie per la rapida realizzazione dell’opera, specificando, inoltre, che la materiale consegna dell’area dipende dalla Regione Campania, i cui dirigenti competenti hanno sospeso tale consegna, motivando l’interlocuzione con un contenzioso esistente tra la stessa Regione Campania ed il Concessionario che aveva realizzato il manufatto meglio conosciuto come Canale Conte di Sarno. Comincia un’intensa corrispondenza con la Regione Campania e si susseguono diversi incontri, sollecitati anche dalle OO.SS. , preoccupate delle denunciate difficoltà operative, da parte delle aziende insediatesi nell’ambito del polo nautico. Si costituiscono gruppi tecnici di lavoro, ai quali il Comune partecipa, unitamente a TESS e Regione Campania. Interviene, tra i vari Enti, anche l’Autorità di Bacino del Sarno, la quale invita l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata, a scegliere tra le soluzioni alternative individuate per la localizzazione dello scalo di alaggio di cui trattasi, compatibilmente con le trasformazioni urbanistiche in corso e programmate sul litorale di competenza. A tale riguardo, l’utilizzo della darsena già realizzata a servizio dei cantieri Apreamare o, eventualmente, delle opere provvisionali predisposte dalla stessa durante i lavori di ricavamento del bacino, costituiscono, ad avviso della scrivente, un’opportunità che non può non essere esplorata”. Nell’aprile del 2007, l’Autorità di Bacino del Sarno, ribadisce la sua posizione, invitando l’Amministrazione Comunale a voler abbandonare i propositi di occupazione dell’area, individuando soluzioni alternative. Il 10.5.2007, su impulso del direttore generale del Comune di Torre Annunziata, si tiene un incontro in Regione Campania, che si conclude con una soluzione suggerita dai tecnici regionali, “……preso atto che sul piano idraulico, qualunque soluzione sia adottata per il canale non collide con la realizzazione della vasca, di proporre all’Autorità di bacino, l’approvazione del progetto, apportando la modifica necessaria a garantire un eventuale ampliamento delle dimensioni dell’attuale canale finalizzato all’incremento delle portate come studiato dal Commissario. Pertanto la vasca sarà realizzata discosta 10 metri dall’attuale area di sedime del canale conte di sarno di cui l’Autorità di Bacino prevede l’ampliamento previa richiesta di rettifica nei prossimi 20 giorni del grafico di progetto. Tale modifica è assolutamente ininfluente sul piano tecnico del progetto e prevede la stessa collocazione”. Il 12.6.2007, cautelativamente, sono costretto ad adottare un provvedimento di sospensione della concessione demaniale, avvertendo il Sindaco Starita, della necessità di non abbandonare l’attività fino a quel momento condotta. Il 15.11.2007 la concessione demaniale, sottoscritta con la TESS in data 18.4.2006, viene revocata, dichiarandola decaduta per mancanza di esecuzione delle opere prescritte nell’atto di concessione. Di quella famosa giornata, nel corso della quale, in grande stile, si rilasciava la concessione demaniale per la realizzazione della vasca di alaggio, rimarrà solo un ricordo mediatico! Nel frattempo la TESS, in data 15.1.2007, conferisce incarico al Dott. Pierino Piro , per attività professionali inerenti alla realizzazione della vasca di alaggio, del valore di € 15.000,00. In data 22.3.2007, invece, all’Ing. Massimo Sbriglia, forse tenuto conto dell’efficacia con la quale aveva contribuito a risolvere il problema della realizzazione della vasca di alaggio, viene riconosciuta da TESS, un’integrazione dell’incarico professionale, del valore di € 20.000,00=. Stessa sorte per l’Arch. Edoardo De Marco, al quale, al fine di premiare il risultato, viene riconosciuta da TESS, un’integrazione per € 17.000,00=. Il 3.1.2008, si programma lo stravolgimento! Con la deliberazione di G.M. n. 2 del 3.1.2008, si approva il progetto preliminare per la valorizzazione delle proprietà comunali nell’area ex-deriver ed integrazione con le infrastrutture del polo nautico per la localizzazione di una banchina pescherecci e vasche di alaggio, Le vasche di alaggio (in numero di due) sono inserite nell’area corrispondente al primo bacino esistente nell’area delle “sette scogliere”, posto a ridosso dell’area ex-Deriver ed in prossimità dell’imbocco della darsena realizzata dall’Apreamare. L’atto deliberativo è molto più complesso e sarà utile approfondirlo ulteriormente, anche per verificare quali sono le attività che l’Amministrazione Comunale ha posto in essere, in ragione di tale programmazione. Sintomi chiari di una mancanza assoluta di coordinamento, di pianificazione e programmazione del territorio. Il progetto preliminare approvato comporta una spesa complessiva pari a € 19.075.854,11. Nella deliberazione si dà atto che “la progettazione di cui al presente atto, annulla e sostituisce le precedenti proposte presentate da TESS Costa del Vesuvio e dettagliate in premessa” E la vasca di alaggio? Nel frattempo, in considerazione della pressione, comprensibile, da parte degli imprenditori del polo nautico, in ragione anche di importanti vari da effettuare, il Sindaco, coadiuvato dal suo “fedelissimo” Assessore Arch. Michele Cuomo, pensa di realizzare, attraverso TESS, uno scivolo di alaggio. Nel marzo del 2008, TESS incarica l’Ing. Alfredo Carosella e la società Servizi di Ingegneria srl, per la progettazione (sic!) dello scivolo di alaggio. Valore complessivo delle prestazioni professionali € 30.000,00=. Il 26.2.2008, alla AGI EDILIZIA, viene conferito incarico, si ritiene per lavori, per € 20.000,00=, sempre nell’ambito della realizzazione dello scivolo di alaggio. Alla MCV srl, invece, per i lavori di realizzazione, viene aggiudicato un appalto del valore di € 70.000,00=. Ma non è finita qui! La TESS riconosce, nel luglio del 2008, sempre con oggetto “scivolo di alaggio”, all’Ing. Carosella, un’ulteriore incarico del valore di € 5.000,00= , all’Ing. Domenico Calabria, un incarico per € 5.500,00= ed all’Ing. Massimo Sbriglia, che non poteva mancare all’appello, in data 1.12.2008, un incarico per € 10.000,00=. In un articolo pubblicato in data 7.11.2008 sul periodico “TORRESETTE”, a firma di “Benni Gagliardi”, si legge: “Solo lo scorso 11 settembre, dichiara l’imprenditore Carmine Sangiovanni della Air Naval, in occasione del varo della “Laura”, commissionata dalla Ustica Lines, abbiamo potuto utilizzare per la prima volta lo scivolo di alaggio, realizzato dalla TESS” Ma lo scivolo, prosegue il giornalista, per il quale sono stati spesi 250.000 euro, rappresenta una soluzione provvisoria in attesa della definitiva realizzazione della vasca di alaggio. Lo scivolo di alaggio è rimasto sull’area, con la sua colata di cemento e non è stato più utilizzato. Ma non è finita qui! Il 19.11.2008, con deliberazione della G.M. n. 270, si approva la riproposizione del progetto TESS – Costa del Vesuvio SpA, per la realizzazione di una vasca di alaggio in località Rovigliano. La delibera è approvata dal Sindaco e dall’intera G.M., su proposta dell’Arch. Michele Cuomo. Dalla relazione istruttoria, si legge quanto segue: “In data 27.10.2008, la TESS ha presentato al Comune di Torre Annunziata un progetto per la realizzazione di una vasca di alaggio in località Rovigliano. Tale opera pur diversificandosi dalla progettazione preliminare di analoghe opere, già approvata con delibera di G.M. n. 2 del 3.1.2008, avente ad oggetto: “Approvazione progetto preliminare …………………., ha motivo di esistere in quanto si è manifestata, da parte degli operatori del settore nautico, la necessità di realizzare in tempi brevi la vasca a servizio del polo nautico. Infatti per la progettazione comunale, di più ampia portata, sono in fase di reperimento i fondi per la realizzazione, mentre la TESS ha già disponibili quelli per la realizzazione del progetto in oggetto” Nel dicembre del 2008, il progetto viene inviato alla Regione Campania. In data 11.2.2009, la TESS inoltra istanza al Comune. Nell’aprile del 2009, la TESS conferisce incarico professionale all’Ing. Felice Sabatino, del valore di € 7.500,00=, all’Ing. Angelo Vitagliano, del valore di € 2.500,00= ed all’Ing. Domenico Calabria, del valore di € 9.500,00=, sempre inerenti alla realizzazione della vasca di alaggio. Nel frattempo, nel mese di gennaio del 2009, i titolari dei cantieri nautici: “Air naval srl – Aprea Penisula Intermaris srl – Formare srl – Nisida Yachting srl – Alcyna srl – Baia di Rovigliano srl – Gagliotta srl -, scrivono al Sindaco di Torre Annunziata, all’Assessore Regionale Cozzolino ed alla TESS, manifestando, tra l’altro, il loro interesse a utilizzare l’area di proprietà comunale, antistante la zona industriale e la relativa zona di battigia e di mare di pertinenza demaniale, lì dove è stato realizzato lo scivolo per il varo dell’imbarcazione prodotta da Air Naval; ed utilizzare il predetto scivolo al fine di alare e varare imbarcazioni. Il tutto nelle more che si realizzi la vasca di alaggio attesa da anni ed il relativo scivolo. Utilizzare la vasca di alaggio che sarà realizzata nella zona di sbocco del Canale Conte di Sarno, una volta che la stessa sarà operativa, con propri mezzi ed uomini” Nel dicembre del 2009, viene rilasciata a TESS, la nuova concessione demaniale. A gennaio del 2010, la TESS dà incarico alla società LAECOBON srl, per la realizzazione dell’opera. Spesa prevista € 654.207,95. Dal rilascio della concessione, l’ufficio competente del Comune, invia una serie di note alla TESS, per conoscere i tempi di realizzo dell’opera pubblica. E l’organo politico? Silenzio completo! Trascorre un anno e nel mese di dicembre del 2010, la TESS richiede il rinnovo della concessione demaniale, rilasciata in data 18.12.2009. Nel frattempo non si esclude, pur non avendo certezze in merito, che la TESS, qualche altro meritevole incarico professionale, per la realizzazione della vasca di alaggio, è riuscita ancora a conferirlo. Con una deliberazione di G.M. del 2011, si è deciso di rinnovare la concessione demaniale a TESS, fino al 31.12.2011. Il 4.2.2011, il quotidiano “Metropolis”, commenta i risultati di un incontro tenutosi presso la Capitaneria di Porto di Torre Annunziata, ove gli imprenditori, esausti, lanciano il loro grido di allarme per la mancata realizzazione della vasca di alaggio. Si aggiunge nell’articolo a firma del giornalista Di Martino, che “attualmente la realizzazione della vasca di alaggio è legata all’appalto in corso, gestito da TESS. Problemi di natura tecnica hanno provocato di fatto la risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice”. Definire paradossale la vicenda è un eufemismo! Di vasca di alaggio, per uso collettivo ed a servizio del Polo Nautico, si parla almeno dal 2004. Sono trascorsi 7 anni. Nel frattempo gli imprenditori e gli utenti privati, sono stati costretti, per anni, ad avvalersi di privati, con enormi costi a loro carico (nella foto, la darsena del cantiere nautico Aprea utilizzato per il varo delle imbarcazioni anche degli altri cantieri esistenti sul posto). Chi non vuole la realizzazione della vasca di alaggio pubblica? Perché l’organo politico è completamente assente? Perché sono state spese tante risorse per conferire incarichi, senza che questi fossero agganciati al risultato dell’iniziativa? Sono lecite domande che ogni cittadino di buon senso ha diritto a porsi. Si realizzano in minor tempo opere faraoniche. Ma, intanto, la nostra famosa vasca di alaggio, rimane un “miraggio”. VINCENZO SICA dottore commercialista e revisore legale già direttore generale Città di Torre Annunziata