A cura della Redazione
Ieri è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto che cancella cava Vitiello e altre due discariche, quella di Serre e di Andretta, dalla legge 123/2008. Un testo che, tuttavia, è valido “salvo intese”. Vale a dire che potrebbe subire modifiche prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Inoltre, il decreto prevede l´assegnazione alla Regione Campania di 150 milioni di euro dei fondi Fas regionali per coordinare e assicurare la gestione del ciclo rifiuti, contribuendo anche ad aumentare la raccolta differenziata. Prevista sempre la possibilità di sciogliere i comuni che non raggiungono gli obiettivi prefissati di raccolta differenziata, cosa che fino ad oggi evidentemente non si è applicata del tutto, se vogliiamo considerare le condizioni in cui versa il capoluogo campano. In tal caso, la segnalazione spetterebbe al Prefetto, che prima invia la diffida e, se dopo sei mesi il Comune non risulta in regola, procede allo scioglimento. Slitta ancora di un anno la provincializzazione dei rifiuti, che resta in vigore fino al 31 dicembre 2011, e la possibilità per i Comuni di continuare ad occuparsi dell´attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifuti, che per legge doveva passare alle Province alla fine di quest´anno. Al presidente della Regione Campania, attualmente Stefano Caldoro, viene affidata la responsabilità di procedere alla realizzazione dei termovalorizzatori attraverso “procedure semplificate” che prevedono anche l´acquisizione delle aree, “fatte salve le procedure già in essere”. E intanto, dal fronte delle proteste, non mancano le critiche nei confronti delle modifiche apportate al decreto. Non convince, a tutti gli effetti, la calusola "salvo modifiche". Per quanto riguarda Terzigno, dopo l´avviso di garanzia al sindaco Domenico Auricchio da parte della Procura di Nola, per far luce sull´ordinanza emessa che di fatto blocca i conferimenti in cava Sari, quest´ultima sembra ancora reggere anche se non si esclude il volere del primo cittadino di effettuare un dietro front. E da Boscotrecase i cittadini non restano a guardare. Con una sostanziosa raccolta firme, si chiede al sindaco Agnese Borrelli (foto) di convocare un Consiglio comunale straordinario onde poter discutere sulle ultime scelte del primo cittadino, favorevole agli sversamenti in Cava Sari, in appoggio alla richiesta avanzata dal sindaco di Somma Vesuviana. In un primo approccio tra cittadinanza e sindaco, avvenuto nella serata di ieri, Borrelli ha espresso la sua intenzione di seguire la linea intrapresa dai vicini comuni di Boscoreale e Terzigno, dissociandosi dal documento dove appare la sua firma. La questione ha creato non poco sconcerto tra i cittadini che chiedono spiegazioni più convincenti. V.M.