A cura della Redazione
Dopo più di un mese di lotte, di imposizioni da parte degli organi gornativi, di scontri violenti, di arresti, finalmente si è raggiunto un primo accordo che garantirà, per legge, la non apertura di Cava Vitiello, candidata a seconda discarica del Parco Nazionale del Vesuvio. La notizia, che è arrivata ieri sera verso le 23 alla "rotonda sul male", e che era già stata preceduta da acune indiscrezioni, non ha per niente soddisfatto i comitati antidiscarica, i quali chiedono la chiusura definitiva di Cava Sari e la sua bonifica. C´è chi dice che anche se è stata vinta una battaglia, per volontà del popolo e non per volontà politica, le proteste rimarranno comunque in piedi. Dopo la decisione presa dal Governo, controfirmata dai 18 Sindaci dei paesi vesuviani facenti parte della zona rossa, ora si cercherà in ogni modo di fare appello alla magistratura, che sarà chiamata a decidere se la discarica ex cava Sari rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini. Comunque sia, oggi, a contrario delle voci infondate che darebbero per abrogati i cortei antidiscarica organizzati da cinque comuni vesuviani, questi prenderanno regolarmente il via come stabilito. Così i cittadini faranno valere il loto diritto di manifestare pacificamente, come è sancito dalla madre di tutte le leggi italiane, la COSTITUZIONE. V.M. E così la manifestazione di oggi pomeriggio, alle ore 17, in piazza Mons. Orlando (Chiesa Sant´Alfonso de´ Liguori) si svolgerà regolarmente. I manifestanti si trasferiranno, poi, in corteo, presso la rotonda di via Panoramica, luogo simbolo della protesta, dove confluiranno anche i cortei che partiranno da Boscotrecase, Boscoreale, Trecase e Terzigno. Associazioni, parrocchie, istituzioni e semplici cittadini avranno, così, la possibilità di far sentire la loro voce su quanto sta accadendo a Terzigno, a pochi passi da noi, dove ormai da settimane si protesta contro la discarica Sari e l´apertura, per ora congelata, della discarica di cava Vitiello. Clicca qui per scaricare il documento