A cura della Redazione
In Campania arriva Berlusconi. Ma, come era prevedibile, non si recherà a Terzigno. Il momento non è proprio di quelli ideali per alcun tipo di spot. Il premier lo sa. E soprattutto nel giorno in cui la stampa ha diffuso l’ennesimo, presunto scandalo “escort” che vedrebbe coinvolto ancora una volta il presidente del consiglio ed uomini del suo entourage. Il leader del Pdl si ferma ad Acerra presso l´impianto di termovalorizzazione dove questa mattina si intratterrà in una riunione con il capo della protezione Civile Guido Bertolaso e il presidente della regione Campania Stefano Caldoro. Al summit parteciperanno anche i presidenti di tutte le Province campane e i prefetti. Il luogo dell’incontro, probabilmente, non è stato scelto a caso. Finalmente forse si cercherà di capire il perché l’impianto di Acerra stenta a funzionare e, naturalmente, verranno affrontate tutte le scottanti tematiche relative alle discariche di Terzigno e alla nuova emergenza rifiuti. Intanto, slitta di 48 ore la riapertura della discarica Sari. E´ la decisione adottata nel corso di un vertice in Prefettura con la Protezione civile, i sindaci vesuviani, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. La cava dovrebbe riaprire per accogliere “solo” rifiuti dell’area vesuviana. Coniughiamo il verbo al condizionale perché le vicende dei giorni scorsi ci hanno insegnato che le decisioni adottate in questo versante possono essere ribaltate e contraddette nell’arco “umorale” di pochi minuti. Ecco, in tal senso, la posizione espressa, a nome dei sindaci della zona, dal primo cittadino di Boscoreale, Gennaro Langella, che si dice pronto a "scortare" personalmente il passaggio dei mezzi. “Opporvisi con blocchi e proteste sarebbe autolesionistico, facendo restare a terra la spazzatura, accentuando il rischio di focolai di epidemie e rendendo ancora più precaria la situazione ambientale del territorio al centro della battaglia anti discarica”.