A cura della Redazione
Pubblichiamo una nota dell´ex assessore al Bilancio e Finanze del comune di Torre Annunziata, dott. Antonio Gagliardi (nella foto), sull´ipotesi di azzeramento delle ultime due rate della tassa sui rifiuti relativa all´anno 2009: L’aumento della tassa sui rifiuti è stato il leit motiv di questa estate. Poco più di un anno fa, il consiglio comunale decideva, su proposta della giunta, di aumentare del 68,79 per cento la tarsu sulle abitazioni civili e del 83 per cento quella sulle altre tipologie di locali. In soldoni, un’entrata nelle casse comunali di circa 3 milioni di euro in più rispetto all’anno 2008. Ricordo ancora ora la supponenza dell’allora maggioranza che bocciò l’emendamento presentato dall’Italia dei Valori, la quale, nell’impossibilità di poter agire per la riduzione della tassa, propose di azzerare l’addizionale Irpef comunale, pari all’8 per mille del reddito lordo annuo procapite, per le categorie a medio-basso reddito. Una redistribuzione della ricchezza che non fu accettata dal sindaco e dalla maggioranza che bocciarono la proposta. E i tre consiglieri comunali dell´IdV, tra cui il sottoscritto, insieme ad altri sette, votarono contro il bilancio di previsione 2009 e gli aumenti della tarsu. Ma se allora gli aumenti deliberati passarono sotto silenzio, nonostante l’allarme lanciato da alcune forze politiche e da giornali locali, oggi, con la notifica delle cartelle esattoriali, il problema è tornato prepotentemente d’attualità. Ricorsi, proteste, manifestazioni contro il caro-rifiuti hanno caratterizzato i primi giorni di questa calda estate. Una delegazione di cittadini è stata ricevuta dal sindaco Giosuè Starita che, per correre ai ripari, sembra abbia avanzato la proposta di annullare le ultime due delle otto rate su cui è stato ripartito l’importo della tassa 2009. Semmai il sindaco avesse avanzato questa proposta (suffragata da articoli apparsi sui giornali e mai smentiti), ci troveremmo di fronte ad una vera e propria bufala estiva. E questo per una serie di motivi. Innanzitutto non si possono apportare correzioni ad una manovra finanziaria quando l’anno di riferimento (2009) è ormai trascorso e ci si appresta ad approvare a breve anche il relativo bilancio consuntivo. Quindi, pur ammettendo la disponibilità finanziaria, non si dovrebbe parlare di riduzione della tassa, bensì di contributi da elargire ai cittadini pari al 25 per cento (sei rate, anziché otto) dell’importo risultante dalla cartella esattoriale di ogni singolo contribuente. E questo presupporrebbe anche l’approvazione di un regolamento ad hoc da parte del consiglio comunale. Ma le difficoltà insuperabili sarebbero due: la prima riguarderebbe la legittimità del provvedimento, in quanto il Comune non può corrispondere contributi generalizzati; la seconda sarebbe di carattere economico, data l’impossibilità di reperire nel bilancio 2010 la somma occorrente per coprire le mancate entrate tributarie derivanti dall’annullamento delle ultime due rate della tarsu. Infatti, il gettito presunto dalla tassa sui rifiuti per l’anno 2009 è pari a 7 milioni e 639 mila euro. Una riduzione del 25 per cento di questo importo sarebbe pari a 1 milione e 900 mila euro, somma che il Comune dovrebbe reperire dal bilancio 2010 recentemente approvato, apportando una variazione di bilancio. Una operazione pressoché impossibile. Anche azzerando il budget delle politiche sociali, pari ad oltre 1 milione e 500 mila di soli fondi comunali, non si arriverebbe a questa somma. Senza considerare che sono trascorsi ormai circa otto mesi dall’inizio dell’anno e molti degli stanziamenti in bilancio sono stati già impegnati. A meno che il Comune non abbia avuto in questi mesi una sensibile riduzione delle spese relative allo smaltimento dei rifiuti, o un aumento delle entrate. Cosa alquanto improbabile, primo perché è impensabile una riduzione dell’onere contrattuale del comune di Torre Annunziata nei confronti dell’Oplonti Multiservizi (5 milioni e mezzo di euro all’anno per i solo rifiuti); secondo perché la raccolta differenziata tarda a decollare ed oramai si è attestata intorno al 20 per cento, percentuale molto distante dal quel 30 per cento su base annua che si dovrà raggiungere entro il 2010 se non si vuole che il Comune venga commissariato; terzo perché in bilancio già sono previste maggiori entrate conseguenti alla lotta all’evasione della tassa. Allora quale altra soluzione sarebbe praticabile? A mio parere, data la scarsa disponibilità di risorse in bilancio, il contributo potrebbe essere corrisposto solo a determinate categoriali sociali, come del resto è stato fatto nel bilancio di previsione anno 2010, con la differenza che in questo caso si parlerebbe di contributi e non agevolazioni. Sta alla parte politica stabilire chi ne avrebbe diritto e chi no, anche in base al “sacrificio” che ciascun assessorato sarebbe disposto a sopportare circa una riduzione del proprio budget di spesa. Vorrei spendere, infine, una parola nei confronti del dirigente dell’ufficio finanziario, dott. Nunzio Ariano, troppo spesso tirato in ballo per responsabilità non sue. Gli aumenti della tarsu, sono decisioni che vengono assunte dall’organo politico e non da quello di gestione. I dirigenti non fanno altro che rendere esecutive le deliberazioni di consiglio comunale e giunta. Dott. Antonio Gagliardi Già assessore al Bilancio e Finanze Comune di Torre Annunziata