A cura della Redazione
Pubblichiamo l´appello lanciato dalla Rete dei Comuni Vesuviani contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio. Una è già stata aperta, un´altra, dalla capacità di oltre 4 milioni di tonnellate, è in procinto di entrare in funzione. L´appello è rivolto ai Consiglieri della Provincia di Napoli residenti nel territorio vesuviano: Ill.stri Rappresentanti del popolo vesuviano, Egregi Consiglieri della Provincia di Napoli, Alfonso Ascione Giuseppe Capasso Donato Capone Arturo Fomez Giovanni Giugliano Pietro Langella Giovanni Palomba Salvatore Ricci Tommaso Sodano Carlo Vaiano II Vesuvio, il vulcano più famoso e più visitato del pianeta,ed il suo Parco nazionale è pieno di rifiuti: tre discariche mai bonificate, oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti, 10 discariche abusive ed altre non ancora censite. Nessun Governo ha saputo fino ad oggi, risolvere il problema del corretto smaltimento dei rifiuti, come invece avviene in tutte le nazioni civili del mondo. Si è aperta una discarica di rifiuti da 800 mila tonnellate (cava Pozzelle 5 - SARI) e si vuole aprire una mega discarica da 4 milioni e più di tonnellate (cava Pozzelle 6 – Vitiello) destinate ad accogliere rifiuti indifferenziati di ogni tipo, classificati come tossici, (vedi codifiche CER della L 123/08) in un’area nel Parco nazionale del Vesuvio, che è una delle otto riserve della biosfera italiane MAB –UNESCO, è ZPS (zona di protezione speciale) per la Direttiva europea “Habitat”, è SIC (Sito di importanza Comunitaria). I siti 5 e 6, localita’ Pozzelle e localita’ Cava Vitello nel Comune di Terzigno (NA), come è noto si trovano in area notoriamente caratterizzata da vulcanismo attivo tanto è vero che alcune eruzioni eccentriche del 1760 sono avvenute da bocche apertesi a breve distanza. La legge italiana vieta la realizzazione di discariche in aree di vulcanismo attivo perché le marcate deformazioni del suolo metterebbero fuori uso le impermeabilizzazioni alla base dei rifiuti determinando inquinamento ambientale e delle falde profonde. Gli abitanti del territorio vivono una condizione di sofferenza continua, con un fetore che avvolge e appesta tutto l’area a valle rendendo la vita impossibile. Le aziende sono in crisi; uno dei migliori vini campani ed anche uno dei più antichi vini del mondo ha i vitigni che sorgono nei pressi della discarica e in una zona che puzza all’inverosimile. Lo stesso dicasi per il Pomodorino piennolo DOP, per l’Albicocca vesuviana e per le imprese alberghiere: tutte con serie prospettive di fallimento. La biodiversità vesuviana si è arricchita nell’ultimo anno di migliaia di esemplari di fauna: i gabbiani. Come se non bastasse si è permesso di allargare e costruire nuove strade, radendo al suolo pini secolari, vigneti e frutteti, per consentire un più facile accesso alle discariche a quanti più autocarri è possibile. E’ la vigilia di una catastrofe ambientale gravissima che la stessa Comunità Europea in visita, alle cave del Vesuvio, ha chiesto di scongiurare. Chiediamo il vostro aiuto a nome delle popolazioni vesuviane, affinchè onorate il vostro mandato elettorale e fate appello alla coscienza dei vostri colleghi consiglieri a non sottovalutare la tragedia delle “discariche del Vesuvio” e bloccare con tutte le vostre forze e in virtù dell’autorità conferita dal mandato popolare, nella seduta del Consiglio Provinciale di Lunedì 24 maggio, l’apertura della mega discarica Vitiello. Il Vesuvio si appresta a diventare l’ottava meraviglia del mondo e la prima vergogna della terra. Aiutatelo a ritornare ad essere un luogo speciale per tutti i popoli del mondo. Rete dei Comitati Vesuviani