A cura della Redazione
Quetione Tarsu a Torre Annunziata, i Comunisti Italiani non ci stanno. Con una nota diffusa agli organi di stampa, Salvatore Civaro, segretario politico del partito, denuncia l´ingiustificata applicazione delle nuove aliquote (più alte), approvate con il bilancio di previsione lo scorso giugno, a partire dal 1 gennaio 2009. Secondo i Comunisti, infatti, poiché il documento economico è stato votato dal Consiglio comunale diciotto giorni dopo rispetto al termine prorogato dalla legge statale, "le delibere riguardanti tutte le tariffe e le aliquote dei tributi locali (e non solo quelle previste per la Tarsu) non possono avere validità dal 1 gennaio 2009, ma solo dal 1 gennaio dell’anno successivo e cioè del 2010, giusta disposto dell’art. 53, comma 16 della legge 388 del 2000", recita il comunicato stampa. "Tanto premesso, i Dirigenti responsabili degli Enti preposti venivano invitati -nell’esclusivo interesse dell’Ente locale - ad intervenire autorevolmente allo scopo di evitare inutile contenzioso e promuovere quindi il rispetto della vigente normativa". I Comunisti evidenziano anche come il difensore civico oplontino, l´avv. Marino Galbiati, non abbia dato alcun riscontro a tali istanze. Ora, dal momento che la figura del Difensore Civico Comunale è stata soppressa dalla Finanziaria 2010, la disputa si è trasferita nelle stanze del Difensore Civico Provinciale, al quale sono state esposte le problematiche inerenti la Tarsu. "Il Difensore Civico Provinciale - prosegue ancora il comunicato del PdCI -, non potendo intervenire opportunamente per la modifica in corso presso gli organi governativi della Finanziaria, riguardante proprio il comma 186 dell’art. 2, si impegnò. come poi ha fatto, di intervenire presso il Difensore Civico del Comune, invitandolo a fornire una risposta scritta per quanto riguarda la ritardata approvazione del bilancio e quindi sui dubbi espressi in merito alla legittimità delle delibere adottate per le tariffe e le aliquote dei tributi locali, con riferimento alla validità retroattiva dal 1 gennaio 2009". Dal canto suo, l´assessore alle Finanze Antonio Gagliardi, che all´epoca non era in giunta, fa sapere che le tariffe sono stabilite dalla giunta e la delibera fu approvata ben prima della scadenza. Staremo a vedere come andrà a finire. Si preannunciano altri ricorsi da parte dei Comunisti Italiani.