A cura della Redazione
Clochard per un giorno: dodici vip testimonial della campagna in favore della mensa della solidarietà di Torre Annunziata. Prende il via la mostra video-fotografica “Se la mia strada fosse stata un’altra?” di Salvatore Sparavigna. Designato dalla Commissione europea come “Anno della lotta alla povertà”, il 2010 sarà l’anno in cui la città di Torre Annunziata punterà a divenire la Capitale italiana della solidarietà. L’occasione è offerta dall’apertura della mostra “Se la mia strada fosse stata un’altra?” allestita all’interno della Chiesa del Carmine in corso Vittorio Emanuele III dal prossimo 13 febbraio (visitabile tutti i giorni fino al 7 marzo dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19). Un percorso per immagini creato dall’artista “multimediale” Salvatore Sparavigna che attraversa il mondo degli homeless partenopei. Un progetto video-fotografico realizzato a cura dell’associazione Part-Net nel quale personaggi di successo come cantautori, campioni dello sport, imprenditori di fama internazionale, scienziati hanno avuto l’occasione di sperimentare sulla propria pelle come sarebbe stata la loro vita se il destino fosse stato loro avverso. L’excursus artistico raffigura 12 volti noti in differenti pose e location, nelle più svariate e misere condizioni, 12 quante sono le storie reali di senza fissa dimora raccontate per immagini. Il cantante Peppino Di Capri si sfama di fuoco mentre il nuotatore Massimiliano Rosolino si accontenta di un tappeto. Il giornalista Mimmo Liguoro protegge i suoi poveri beni in un borsone rosso, gli attori Renato Carpentieri e Patrizio Rispo affondano il dolore nei libri e nelle arance, l’imprenditrice antiracket Silvana Fucito spinge con ostinazione il suo carrozzino, mentre il cantautore Enzo Gragnaniello riposa in un silenzio secolare. Luciano Scateni, giornalista e scrittore, guarda passare il mondo dal suo angolo di nulla. E ancora l’artigiano Maurizio Marinella aspetta nel suo isolamento, Riccardo Dalisi comunica la sua sfiducia rabbiosa, lo scienziato Antonio Giordano ed il cantante Marcello Colasurdo, storditi, difendono le loro bottiglie vuote. Un campionario di vite possibili tradotto in immagini da Salvatore Sparavigna, originario di Torre Annunziata, che proprio nella sua città ha volto riproporre la sua mostra, inaugurata per la prima volta a Napoli lo scorso dicembre e che ha riscontrato il favore di pubblico e critica. La mostra ha fornito anche la “sceneggiatura” per un calendario omonimo dedicato al dramma degli homeless che sarà distribuito per tutta la durata dell’allestimento per raccogliere fondi per contribuire a finanziare l’attività della mensa della solidarietà di Torre Annunziata. “Ma c’è ancora tanto da fare – afferma il sindaco di Torre Annunziata Giosué Starita - soprattutto sul fronte della sensibilizzazione e della conoscenza del problema. È un esercito invisibile quello che vive ai margini della società, un esercito nelle cui fila chiunque, prima o poi, può essere arruolato. Per questo tutti devono sentirsi coinvolti nell’aiuto a chi nella vita è stato meno fortunato” “Il percorso di solidarietà è già stato avviato da qualche tempo - afferma l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torre Annunziata, Ciro Alfieri - con l’istituzione della mensa della solidarietà "don Pietro Ottiena" della parrocchia dell’Immacolata Concezione. Una struttura unica nel suo genere nella provincia napoletana e oggi, grazie alla cooperazione tra Comune, parrocchia e volontari, serve circa 100 pasti al giorno. Inoltre, all’interno della Basilica Maria SS. della Neve è stato istituito il servizio di asilo notturno con 7 posti letto ai senza fissa dimora, i quali possono godere anche del servizio docce e del cambio d’abito. Un’iniziativa concreta utile ad alleviare i disagi di chi vive in strada nata in seno al Piano sociale di zona dell’Ambito N15 del quale fanno parte, oltre a Torre Annunziata, ente capofila, anche Boscoreale, Boscotrecase e Trecase”. La mostra sarà presentata nell’ambito di una conferenza stampa in programma giovedì 11 febbraio alle ore 11 presso la sede della mensa della solidarietà in corso Vittorio Emanuele III, presso la parrocchia dell’Immacolata Concezione.