A cura della Redazione
I giovani di Torre Annunziata scendono in strada per manifestare tutto il loro malessere nei confronti della camorra. Ieri mattina, la città ha vissuto una giornata davvero intensa e particolare, dedicata al giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nel maggio del 1992. Centinaia di studenti delle scuole superiori hanno attraversato corso Vittorio Emanuele III, via Roma e piazza Imbriani, fino a raggiungere il "Penniniello", uno dei quartieri a più alto indice di criminalità. Qui, nella piazzetta antistante la scuola elementare, che diventerà Largo Giovanni Falcone, alla presenza della sorella del magistrato, Maria Pia Falcone, è stata scoperta una lapide in pietra lavica con impressa l´immagine del magistrato e la frase: "Chi tace e chi piega la testa muori ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una sola volta". Incuranti della pioggia battente, i ragazzi hanno applaudito e gridato slogan contro la camorra. "Rapaci come un... Falcone. Riprendiamoci la città", "O silenzio nun se po´ suppurtà... Accuminciamme a parlà". Questi gli slogan su alcuni striscioni che hanno accompagnato il corteo. Grida di dolore e di rabbia, volte a smuovere le coscienze di una città da troppi anni vittima inerme del giogo opprimente della malavita organizzata. Uno spiraglio di luce quello portato dalla parte sana di Torre, che nei giovani può e deve trovare la sua principale arma di riscatto sociale e culturale. Ieri si è assistito ad un evento straordinario, una mobilitazione senza precedenti che, insieme all´azione di contrasto delle forze dell´ordine di questi ultimi tempi, speriamo possa consentire il riscatto di Torre Annunziata.