A cura della Redazione
Zona Franca Urbana, un’opportunità da non perdere. Ne parliamo con il dott. Antonio Gagliardi, assessore alle Finanze e alle Attività Produttive del comune di Torre Annunziata. Lei crede che la Zfu possa contribuire concretamente allo sviluppo economico della città? «Ne sono convinto, anche se parallelamente a questa iniziativa va intrapresa, da parte dell’amministrazione comunale, una grande opera di riqualificazione urbana. Credo che i tempi siano finalmente maturi, anche in considerazione dell’incisiva azione intrapresa dalle forze dell’ordine contro la malavita locale. E poi, non dimentichiamo che rispetto alle altre forme di sostegno all´occupazione, quelle previste per la Zfu non contemplano la concessione di contributi agli imprenditori, bensì agevolazioni fiscali e contributive». Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, nell’incontro di mercoledì 28 ottobre a Roma, ha detto che la Zfu diventerà operativa dal 1 gennaio 2010. Siete pronti per affrontare questa sfida? “Lo saremo. Stiamo già lavorando per la creazione dello sportello unico delle attività produttive (Suap), che si occuperà anche della zona franca urbana. Inoltre, realizzeremo un apposito sito internet e organizzeremo, appena saranno emanati i decreti attuativi da parte del ministero, un convegno insieme all’Ordine dei Commercialisti e Ragionieri avente ad oggetto la Zona Franca Urbana». Si parla di agevolazioni fiscali per quattordici annualità... «I vantaggi per le imprese che investono nella Zfu sono molteplici. Già le varie testate giornalistiche nazionali e locali ne hanno dato ampia diffusione. Io vorrei sottolineare, invece, soltanto alcuni aspetti che fanno capire quanto sia vantaggioso venire ad investire a Torre Annunziata. Le imprese, infatti, beneficieranno di un esonero dall’imposta sul reddito realizzato dall´attività svolta nella Zfu sino alla concorrenza dell’importo di 100 mila euro del reddito, maggiorato di 5 mila euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato, residente all´interno del sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca. Inoltre usufruiranno di un’esenzione dalle imposte regionali sulle attività produttive (Irap) fino alla concorrenza di 300 mila euro, per ciscun periodo d’imposta, del valore della produzione netta. Senza contare l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, non solo dei lavoratori dipendenti, ma anche dello stesso imprenditore nei limiti di un massimale di retribuzione definito con decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale». Quali sono le attività imprenditoriali ammesse nella Zfu? «Sono le imprese commerciali, artigiane, imprese individuali, società di capitali, professionisti. Non sono ammesse le imprese che operano nella costruzione di automobili, di navi, della fabbricazione di fibre tessili, della siderurgia e del trasporto su strada di merci. Le agevolazioni riguarderanno esclusivamente le piccole e microimprese. Quelle già avviate in Zona Franca Urbana prima del 1 gennaio 2008 possono usufruire delle agevolazioni nel limite di un totale massimo di 200 mila euro (entro cioè il cosiddetto limite delle agevolazioni de minimis)». C’è già interesse da parte degli imprenditori verso questa importante iniziativa? «Ogni giorno arrivano decine di telefonate al Comune da parte di imprenditori che vogliono sapere di più sulla Zona Franca Urbana. Io stesso ho avuto modo di interloquire con alcuni di essi, seriamente intenzionati ad intraprendere una nuova attività imprenditoriale a Torre Annunziata. Di fronte ad una molteplicità di agevolazioni, le nuove imprese hanno un solo vincolo: il 30 per cento degli occupati deve risiedere nella Zfu». E.M. BORRELLI Dal settimanale TorreSette di venerdì 6 novembre 2009