A cura della Redazione
Il sindaco incontra il movimento dei disoccupati autonomi “Il futuro della città”. Ma non lo fa nella sede del Palazzo comunale, bensì in un circolo cittadino. Al suo fianco gli assessori alle Attività Produttive e Lavoro, Antonio Gagliardi, e quello alla Sicurezza Giuseppe Auricchio. Nelle sue parole, un filo di speranza per questa città che annovera uno dei tassi di disoccupazione più alti d’Europa. “Mercoledì 28 ottobre – ha annunciato il sindaco Starita - sarò a Roma dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola per la firma della zona franca urbana. Un’opportunità irripetibile per lo sviluppo della nostra città. In breve tempo potrebbero crearsi centinaia di posti di lavoro. In quell’occasione potrò chiedere un incontro con il ministro del Lavoro Sacconi per parlargli delle grave crisi occupazionale a Torre Annunziata”. Poi ha avuto inizio il confronto serrato con i giovani disoccupati. Un faccia a faccia serrato, a volte anche aspro, ma sempre nella massima civiltà. Il sindaco ha spiegato l’impegno dell’amministrazione sul fronte dell’occupazione, pur non negando l’evidenzia di una crisi economica che investe l’intero Paese. Ha ricordato dei lavori in corso per la Cittadella delle imprese di traversa Andolfi, e del progetto di Pompei 2000 di via Plinio, che presto dovrebbe aprire il cantiere per la realizzazione del mega parco turistico-commerciale. Ha ricordato, infine, del protocollo di intesa stipulato con le aziende che si andranno ad insediare sul territorio per l’assunzione della manodopera locale. Al discorso del sindaco hanno fatto da contraltare gli interventi dei disoccupati. “Apprezziamo l’impegno del primo cittadino – hanno detto – ma molti di noi hanno famiglia e figli e non sanno più come andare avanti. Non vogliamo alcun sussidio ma solo un lavoro dignitoso, anche distante da Torre, purché ci metta nelle condizioni di portare avanti la famiglia”. Tra di loro c’è chi ha sbagliato con la giustizia, chi ha pagato le sue colpe e ora chiede di ricominciare una nuova vita. C’è chi un lavoro ce l’aveva ma è stato licenziato. Ognuno ha una storia da raccontare. “La nostra speranza – conclude il sindaco Starita – è che le cospicue risorse stanziate per Torre richiamino nuovi investitori. Ma nell’immediato dobbiamo saper costruire un’idea e un percorso da portare poi sui tavoli del Governo”. Intanto i disoccupati hanno deciso di sfilare in silenzio durante la processione del 22 ottobre, dietro il trono della Madonna.