A cura della Redazione
Matilde Sorrentino, un sacrificio non dimenticato. La mamma coraggio, così fu ribattezzata all´indomani del suo brutale omicidio, è stata ricordata con una messa celebrata in occasione del quinto anniversario dalla sua morte. “Una donna semplice che ha avuto il coraggio di denunciare il male”, sottolinea durante l’omelia il parroco della Chiesa di Sant’Alfonso de´Liguori, don Franco Gallo. Matilde è morta per aver denunciato gli orchi che avevavno abusato dei bambini della scuola del rione Poverelli. Una folla silenziosa e commossa, si è riunita religiosamente nella parrocchia di Torre Centrale, onorando la memoria di “mamma coraggio”, uccisa da un giovane al quale la donna aveva aperto la porta pensando che fosse il figlio. Hanno presenziato alla solenne celebrazione, oltre alla comunità parrocchiale e associazioni di volontariato, anche il sindaco Giosuè Starita, gli assessori Ciro Alfieri, Tommaso Solimeno e il papà di Giuseppe Veropalumbo, il carrozziere ammazzato il 31 dicembre 2007 da un colpo di arma da fuoco vagante. Un pensiero a tutte le vittime innocenti di una “società che promuove solo male” è stata rivolto dal parroco, aggiungendo che “con la speranza della fede di Gesù Cristo, continuiamo il nostro lavoro con coraggio e senso del rispetto”. “Una madre che ha avuto il coraggio di affermare il diritto di dire no alla violenza” ha dichiarato il sindaco durante il suo breve intervento. Un omaggio musicale della pianista Marialuisa Persico, ha raccolto i consensi dei presenti con l’esecuzione di alcuni notturni di Chopin e un brano di Schumann. Successivamente, presso l’Istituto Salesiano di Via Margherita, in occasione della giornata conclusiva dell’iniziativa “Costruendo me, costruisco la città”, si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato esperti del mondo della pedagogia, della giustizia e della politica. Vanno senza dubbio citati don Paolo Gambini, docente e pedagogista, Michele Del Gaudio, che ha proposto di intitolare alla mamma coraggio il plesso scolastico del 3° circolo didattico, Don Pasquale Martino, superiore dei Salesiani dell’Italia Meridionale, l’assessore alla cultura, Maria Elefante e il dirigente scolastico Sebastiano Bauso. Iniziata il 23 marzo, la manifestazione ha voluto ricordare “Mamma Matilde”, a cui la stessa famiglia salesiana oplontina ha dedicato una comunità alloggio nata con lo scopo di ospitare minori di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, italiani e stranieri, affidati dal Tribunale per i Minori, ai Servizi Sociali comunali o provinciali. PAOLO BORRELLI (Nella foto, un momento della manifestazione all´Istituto Salesiano)