A cura della Redazione
Rappresentare la parte più grottesca, goffa e insignificante. Illustrare le frustrazioni e quegli aspetti più pietosi. Deridere, abbassandone eventuali indici di gradimento e pericoli di emulazione attraverso una serie di barzellette. Il camorrista diventa così ridicolo, goffo, insignificante. È il senso del progetto avviato da alunni e docenti dell’istituto d’arte De Chirico di Torre Annunziata, tra le città più offese dalla criminalità. Aneddoti, gag, freddure e vignette sul tema della malavita per manifestare dissenso e distanza. Il materiale realizzato dagli alunni di Torre Annunziata, con alcuni studenti siciliani e di Napoli, è già uno spot televisivo premiato a Pagani da Libera, che andrà in onda sulle reti nazionali e che sarà presentato in anteprima per celebrare la XIV giornata della memoria e dell’impegno delle vittime delle mafie, l’evento promosso da don Luigi Ciotti, che si terrà il prossimo 21 marzo a Napoli. «È questa una maniera per rappresentare il camorrista in modo irridente», dice Felicio Izzo, il dirigente del De Chirico. Contenti gli alunni: «Crediamo che questa sia una maniera per sensibilizzare bypassando conferenze e convegni». Rosa Palomba