A cura della Redazione
Metalfer, Acciaio replica: "Mai invitato alla riunione in Regione!" Riceviamo da Stefano Acciaio, presidente del “Consorzio Assoimprese due”, una nota con una secca smentita sulle notizie apparse, nei giorni scorsi, sugli organi di stampa riguardo alla vicenda Ex Metalfer. Acciaio era stato accusato di aver disertato la riunione in Regione del 17 dicembre scorso sul delicato argomento. L’imprenditore, in effetti, non faceva parte degli invitati all’incontro di cui è venuto a conoscenza solo attraverso i giornali. Egregio direttore, con riferimento alla vicenda Ex Meltalfer, la informo che sugli organi di stampa locali sono apparse notizie non veritiere per quanto attiene allo scrivente, quale presidente del consorzio Assoimprese Due s.c.a.r.l. e, tra l’altro, gravemente irresponsabili nei confronti dei lavoratori che soffrono di false promesse da oltre tre anni, si da oltre tre anni, perché la presa in giro è iniziata molto prima, con la scelta rivelatasi poco oculata degli imprenditori della Metalfer. Che ci fosse stata una riunione in regione, il 17 dicembre ultimo scorso, ne sono venuto a conoscenza dai giornali. Il consorzio non era tra gli invitati e neanche era stato informato. Non mi sono mai sottratto ad un confronto aperto e franco con i sindacati e, diversamente da quanto falsamente riportato, le problematiche di questo comune, nel quale sono nato, mi stanno molto a cuore ed ho il massimo rispetto per la gente che ci lavora e per i sindacati che li rappresentano. Una riunione in regione c’è stata il 25 novembre u.s. ed erano presenti tutte le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei lavoratori, il responsabile del contratto d’area ed il sindaco di Torre Annunziata. In tale riunione, ho presentato ai convenuti una “idea progetto”, che prevedeva la divisione in lotti dell’area e con estrema serietà e rispetto per le parti, ho fatto presente ai convenuti che riuscivamo a ri-occupare poco più di 50 degli 84 dipendenti posti in cassa integrazione e, quindi, anche con il contributo della nostra associazione, si sarebbe dovuta cercare occupazione anche presso altri insediamenti. Ho evidenziato, inoltre, una serie di criticità relative allo stato dei luoghi che richiedevano tempo per essere risolte. Il dott. Maglione e gli altri, con la stessa franchezza, mi hanno risposto che il progetto poteva essere riconsiderato solo quando si sarebbe trovata una soluzione complessiva e contemporanea per tutti i dipendenti e quando sarebbero state risolte le garanzie per i lavoratori assunti da imprese con meno di 15 addetti. Non vi era, pertanto, motivo di ri-aggiornarsi se non in presenza di concrete nuove opportunità. Speravamo, entro l’anno, di ricollocare una quindicina d’addetti nel settore ferroviario; purtroppo la crisi che sta investendo pesantemente anche questo settore, non ci ha consentito di dare un contributo e, quindi, delle risposte immediate, non disperiamo di poterlo fare a breve con l’auspicabile ripresa di tutti i settori produttivi, ed al di là dell’assegnazione o meno dell’ex Metalfer. In merito ai rapporti con la Tess, con la quale avevamo sottoscritto, ai primi di novembre, un preliminare dove la stessa Tess domandava di ricevere entro il 20/11 un piano di ristrutturazione aziendale ed il protocollo sottoscritto con i sindacati (pena l’impossibilità di procedere alla stipula del contratto definitivo) e fissava entro il 5/12 il termine ultimo per il versamento della caparra confirmatoria, confermo di aver scritto alla Tess il 10/12/2008 che il piano di ristrutturazione non era ancora pronto per una serie di difficoltà e che erano ancora insolute le questioni sindacali. Ho, comunque, confermato la nostra volontà nel procedere nella ricerca di una soluzione condivisa, ed ho chiesto di spostare i termini al 31 gennaio 2008. Il 15 dicembre, la Tess ha dato riscontro alla nostra missiva, informandoci sostanzialmente che i termini erano improcrastinabili e pertanto la trattativa poteva considerarsi conclusa. Questo forse è stato il vero motivo del mancato invito del nostro gruppo al tavolo regionale. Certo è che qualcuno dovrebbe anche soffermarsi a riflettere sul perché i bandi di gare sono andati deserti, ci sono tante concause e responsabilità, che per brevità non elenco. Per affrontare temi così delicati ci vuole preparazione, competenza e tempo; non bastano dichiarazioni di buona volontà e bisogna rifuggire da inutili passerelle mediatiche, che, se mal interpretate, possono creare solo danno alle persone coinvolte. Una soluzione rapida e garantista nei confronti dei lavoratori, che impedisca qualsiasi tipo di speculazione, è stata offerta nella riunione del 25/11 dal sindaco Starita; è molto simile ad una mia vecchia idea legata all’incubatoio d’aziende, ma non è stata presa con serietà. Mentre essa potrebbe essere rapida ed efficace, ma questo è, se si vuole, argomento di ulteriore approfondimento. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, ripromettendomi di dare corretta informazione nel caso di sviluppi positivi. Con cordialità. Cav. Stefano Acciaio Presidente Assoimprese due s.c.a.r.l.