A cura della Redazione
Vittoria, finalmente un sorriso La sua storia è stata paragonata a quella del romanzo “Cuore” di Edmondo De Amicis. La protagonista però è una figlia di Torre Annunziata, Vittoria Esposito, dodici anni, conosciuta dai suoi concittadini per il premio assegnatole nell’anno 2007 come “Alunno più buono d’Italia”. E’ trascorso un anno e ancora si parla di lei, tutta l’Italia l’ha conosciuta, i mass media l’hanno definita bimba-mamma forte e coraggiosa che non si ferma davanti a niente. Tutta la sua vita e le testimonianze su di lei sono state raccolte nell’opuscolo distribuito dall’Associazione Armando Pucci, in memoria del padre scolopio e promotore del premio. Era allieva del 1° Circolo Didattico “Giacomo Leopardi” quando fu premiata per le sue doti morali, civiche, umani e didattiche. Le sue giornate erano intense di lavoro: mattina allieva e ottima studentessa, di pomeriggio mamma dei suoi fratelli e infermiera della madre malata. Il destino però le gioca un altro brutto scherzo. Infatti, nel maggio 2008 la sua amata mamma “vola in cielo” Come un buon pugile, Vittoria incassa un altro colpo e continua a lottare. Con lei, sempre al suo fianco, la famiglia della madre e il suo punto di riferimento, Giovanna De Falco, insegnante che ha vissuto in prima persona i dolori della piccola donna. «Vittoria è una figlia della nostra terra - così esordisce in lacrime Giovanna De Falco, che nonostante non sia più una sua alunna, continua ad esserle vicina -. E’ una persona davvero speciale. Quando la guardavo, i suoi occhi non erano mai bagnati dalle lacrime, ma permeati solo d’amore e voglia di vivere. Sembrava che non conoscesse il significato della parola disperazione, anzi era sempre decisa ad affrontare la vita e ad esaudire i suoi sogni. Diceva sempre “da grande farò l’infermiera”. Quando la madre morì - continua la docente - Vittoria non si rese conto subito di quello che le stava accadendo. Ne prese coscienza solo in seguito ai funerali, quando scrisse una lettera di addio a sua madre. Parole struggenti. In seguito - conclude - per qualche giorno lei e la sorella Rita di tredici anni, furono ospiti a casa mia. Conservo ancora con affetto le sue ciabattine… e ancora ricordo quando mi chiedeva sempre: maestra e ora che fine faremo?». Vittoria e i suoi fratelli hanno sempre avuto un sostegno dall’ex presidente del Tribunale, dott. Antonio Greco, che ha intercesso affinché le due sorelle non andassero in una casa famiglia ma presso i parenti; infatti, Rita, che soffriva di una malformazione al piede, ha da poco subito un intervento a Firenze eseguito dalla dottoressa Antonella Capasso, presidentessa della Croce Rossa Italiana. Attualmente vive con zia Ornella a Torre Annunziata. Il piccolo Antonio, di nove anni, abita con i nonni materni ed è iscritto all’istituto privato Bartolo Longo di Pompei. Vittoria, infine, vive con zia Lina a Torre del Greco e frequenta regolarmente la scuola media. E’ ancora un’allieva modello, con l’aiuto delle sue cugine studia molto. Non sono mancati però gli aiuti di altre persone che hanno continuato a sostenere i piccoli Esposito e i bambini bisognosi di Telethon. Come le giornaliste di Radio Rai, Alma Grandin e Laura Pintus, che spediscono spesso kit scolastici e regali di vario tipo al 1° Circolo. Una scuola coinvolta in molte iniziative di beneficenza per aiutare i meno fortunati, organizzando vendite di oggetti creati dalle docenti guidate dal dirigente scolastico Pasquale Basso. Vittoria, cresciuta troppo in fretta tra i banchi di scuola, ora non è più “donna di casa” ma una bambina di dodici anni, che gioca, studia e, fortunatamente, comincia anche a sorridere. Ora potrà trascorrere il Natale scartando i regalini sotto l’albero, e anche se lontana dai fratelli e dai suoi genitori, è libera di rincorrere la sua “vittoria”, perché come in ogni romanzo che si rispetti, la storia dell’eroina ha sempre un lieto fine. ENZA PERNA