A cura della Redazione
Un bilancio di cristallo alla trasparenza Gli alunni dell’Istituto tecnico aziendale “Graziani”, hanno organizzato, martedì 29 aprile, la seconda edizione del “Premium Oplontinum Rationum Summa” presso Villa Tiberiade, luogo di grande scenario paesaggistico di Torre. Organizzatori dell’evento gli studenti della V D, aiutati e coordinati dal dirigente scolastico, Salvatore De Rosa, e dal docente di Economia Aziendale, prof. Nicola Ietto. Presenti alla manifestazione il sindaco Giosuè Starita, il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torre Annunziata, Paolo Giugliano, il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Castellammare di Stabia, Carmine Di Fraia, e il direttore del quotidiano “il Nuovo”, Gigi Casciello. Il premio, costituito da un “bilancio” in cristallo realizzato dai maestri vetrai di Vietri sul Mare, è stato consegnato alla SGAM, Società Generale delle Acque Minerali, azienda il cui bilancio aziendale è stato considerato maggiormente ispirato ai criteri della chiarezza, della completezza e dell’efficacia comunicazionale. «Non è la classica manifestazione scolastica di fine anno - spiega il dirigente scolastico Salvatore De Rosa - ma rappresenta una vetrina per valorizzare le risorse umane favorendone l’ingresso nel mondo del lavoro e, per le imprese, uno stimolo a migliorare il sistema informativo con l’ambiente esterno. Per tutti i partecipanti è un modo per acquisire un po’ di “cultura d’impresa” per vivere il nostro tempo, tanto influenzato dalle aziende. E’, inoltre, un’occasione per far sì che tutte le componenti (imprenditori, lavoratori, istituzioni e consumatori) inizino a dialogare per comprendere che è possibile conciliare etica ed affari grazie, ovviamente, all’intervento delle Autorità. I nostri alunni - conclude De Rosa -, analizzando dieci imprese da loro scelte, hanno potuto constatare che pratica e teoria possono “sposarsi” tranquillamente». Questa seconda edizione ha cercato di mantenere la sua natura originaria, ossia quella di “fare azienda” , e di svelare, a chi non è pratico di economia aziendale, che al di là dei bilanci di un’impresa ci sono tutta una serie di complessità di valori che si celano dietro di essi e che vanno dalla responsabilità alla trasparenza, dalla chiarezza e completezza all’obbligo morale. Il bilancio di un’azienda non è solo numeri, voci, costi e ricavi ma è un valore in sé perché contiene frammenti di quell’umanità che lavora con dignità, forza e spirito vocazionale. Ed è proprio per questo che il dirigente scolastico spiega come i suoi ragazzi siano pronti ad aprirsi a nuove imprese, a nuovi bisogni dialettici e al rinnovo professionale, capaci di agevolare così lo sviluppo della loro città. «Il nostro paese - continua il preside - ha bisogno di eroi in positivo, di coraggio, di idee, di creatività, fattori che permettano lo sviluppo di Torre Annunziata; ma per fare questo c’è bisogno di una sinergia tra Ente e scuola, perché - come dico sempre io - dobbiamo “go”, andare avanti e consentire una ristrutturazione del nostro territorio con l’aiuto delle nuove generazioni». «Per riemergere - afferma il sindaco Starita - dobbiamo valorizzare le tematiche culturali perché è la cultura che concede solidarietà e forza per risolvere le problematiche. Dobbiamo rispettare tutte le regole, da quelle del bilancio a quelle normative». Le dimostrazioni grafiche degli studenti, accompagnate da filmati e canzoni, hanno dimostrato che lo studio è essenzialmente pratica. I ragazzi hanno cercato di aprire gli occhi verso un futuro roseo e proficuo, non soffermandosi solo alle piaghe e alla muffa dell’indifferenza che li circonda. Attraverso gli studi, i ragazzi dell’Istituto “Graziani” cercano di diffondere le loro iniziative e i concetti studiati ai loro concittadini, spinti dalla volontà di cambiare il territorio. Perché ciò che è bene per gli altri è bene per sé stessi. Come scrisse Papa Giovanni Paolo I “non è male scegliere di vivere meglio, ma è sbagliato quando si sceglie l’avere di un consumo fine a sé stesso. E’ giusto vivere dell’essere e anche dell’avere degli altri”. Enza Perna