A cura della Redazione
Perfetto: «Non ci arrendiamo!» «Siamo sfiduciati dalla politica e dai politici, ma non ci si può arrendere solo perché non si ricevono risposte ai problemi. Allora abbiamo pensato di partire dai bambini, che rappresentano la speranza di cambiamento, per creare una nuova classe di cittadini e di dirigenti che abbiano nel loro dna la legalità, la lealtà, il rispetto per le cose e le persone, valori che a Torre si sono quasi completamente persi». Inizia così la nostra intervista a Luigi Perfetto, dirigente scolastico del circolo didattico “Giancarlo Siani”. «E proprio per rendere onore al giornalista a cui è intitolata la nostra scuola, siamo partiti dalla legalità e da una serie di incontri con l’ex magistrato Michele Del Gaudio». Ma, in concreto, da che cosa avete iniziato per affermare il valore della legalità? «Le faccio un esempio significativo. Nella mia scuola venivano richiesti dai genitori più di un centinaio di permessi al giorno per differire l’entrata o per anticipare l’uscita dei loro figli. Ebbene, li abbiamo ridotti ad appena due o tre, cioè solo ai casi eccezionali, per far comprendere che il rispetto delle regole e della legalità parte dalle piccole cose». E per quanto riguarda la qualità del servizio offerto ai vostri alunni, come avete contribuito a migliorarla? «Partendo dalla politica del cambiamento, perché innovare costantemente dà maggiore qualità al servizio istruzione, un concetto che ha radici antiche tanto è vero che il filosofo Eraclito, già nel 500 a.C., affermava che “l’unica cosa permanente è il cambiamento”. Un principio ripreso poi, tanti secoli dopo, dal filosofo tedesco Lichtenberg. Ma il segreto del nostro successo sta nella collegialità delle decisioni prese, da tutti i docenti e dallo staff che collabora con me, nell’attenzione costante verso i nostri alunni, nel coinvolgimento dei genitori nel nostro lavoro didattico, nell’apertura della scuola al territorio». Quale progetto state portando avanti durante quest’anno scolastico? «Il più significativo è il progetto “Scuole Aperte” che paradossalmente non ci è stato finanziato dalla Regione Campania. Eppure, nonostante ciò, siamo aperti cinque giorni su cinque, tutti i pomeriggi fino alle 18.30, ad una serie di attività diverse che vanno dal laboratorio di ceramica al teatro, dalla musica (violino, chitarra, pianoforte, flauto e percussioni) al judo, dalla pallavolo al basket, dal coro al laboratorio artistico. Un progetto che ha coinvolto ben 574 alunni in attività extracurriculari. E se il risultato raggiunto è stato molto soddisfacente lo dobbiamo al sostegno del presidente del consiglio d’Istituto Ottavio Ziveri e al contributo che è venuto dai genitori, da alcune realtà sociali ed economiche della città e da società sportive». La vostra attenzione verso lo sport come momento formativo dello sviluppo psico-fisico dei bambini ha una grande valenza... «Noi diamo molta importanza allo sport come momento di crescita armoniosa dei nostri alunni. Tanto è vero che abbiamo contatti con la squadra di calcio del Savoia e grazie alla disponibilità di questa Società, il 9 dicembre prossimo porteremo i nostri alunni gratis allo stadio Giraud. In tal modo i bambini saranno il simbolo della parte sana della nostra città e della tifoseria, proprio in uno sport dove spesso ci sono episodi di violenza. Lo stesso discorso lo abbiamo avviato con il Savoia Basket, che gioca in serie D e che ci consentirà di far assistere i nostri bambini ad una partita di pallacanestro a Scafati». Se non sbaglio, anche il teatro rientra tra le vostre offerte formative... «E’ vero, gli alunni del nostro circolo didattico saranno spettatori al Politeama di due rappresentazioni organizzate dall’associazione McNaught e, nel contempo, partecipano anche come attori al corso di teatro per le quinte classi che si tiene presso la nostra scuola. Un altro corso è aperto a tutti i bambini della scuola primaria ed infine c’è un progetto, in orario curriculare, che ha come obiettivo attività teatrali, artistiche e ludico-sportive». La vostra è una scuola veramente aperta al territorio... «Sì. Abbiamo stipulato protocolli d’intesa con enti e associazioni varie che operano nel campo culturale, sociale e sportivo. In particolare, le palestre dei tre plessi, due di via Tagliamonte e uno di via Caravelli, sono utilizzate da associazioni sportive dal lunedì al sabato, dalle 18.30 alle 21. Tra esse le associazioni “Bianco Argento”, “la “Canoa di carta”, la “Oplonti meeting arti marziali”, la “Sa. Ma. Dance” e il Savoia Basket. I nostri contatti sono estesi anche alla parrocchia S. Maria del Buon Consiglio e S. Antonio». Insomma, il vostro è un circolo didattico modello, senza alcun tipo di problema? «Purtroppo non è così. Dal punto di vista strutturale abbiamo tanti problemi soprattutto nel plesso centrale di via Tagliamonte. Tanto per farle degli esempi, sul primo piano c’è un solo bagno per uomini e donne, sia essi docenti o personale ATA. A piano terra altri bagni sono senza sifonatura e addirittura alcuni senza porta! Ci sono poi infiltrazioni d’acqua nell’aula musicale e attraverso infissi in ferro. Alcune finestre sono senza tapparelle; l’impianto di riscaldamento non funziona bene e abbiamo chiesto invano che venisse riparato. L’altro plesso, quello della scuola per l’infanzia sempre in via Tagliamonte, ha il refettorio la cui copertura è stata fatta con una cupola in plastica e quando fa caldo l’aria diventa irrespirabile. Anche in questo caso abbiamo chiesto da tempo dei condizionatori ma senza alcun risultato. Infine, nelle aiuole del plesso di via Caravelli c’è del materiale di risulta che nonostante le nostre segnalazioni non è stato mai rimosso. Rivolgiamo perciò un appello al sindaco Giosuè Starita, all’assessore alla Pubblica Istruzione Mario Iovane e a quello all’Edilizia scolastica Mario Conte, affinché intervengano per risolvere questi problemi, offrendo così ai nostri alunni una struttura funzionale ed efficiente in tutti i tre plessi ». SALVATORE CARDONE