A cura della Redazione

Il candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni comunali a Firenze Eike Schmidt ha chiesto l'aspettativa al ministero della Cultura per il suo ruolo di direttore del museo di Capodimonte a Napoli. 

La richiesta ha suscitato molte polemiche da parte dei partiti di centrosinistra napoletani.

"Ancora una volta la cultura e Napoli vengono messe in secondo piano, marginali nell’agenda di questo Governo - dichiarano in una nota congiunta Giuseppe Annunziata e Paola Maiurino, rispettivamente segretario metropolitano e responsabile metropolitana cultura del Partito Democratico di Napoli -. L’ufficialità della candidatura di Eike Schmidt a sindaco di Firenze evidenzia infatti non solo il disinteresse da parte del Governo Meloni per il Museo e il Real Bosco di Capodimonte, privato del direttore in aspettativa per la propria campagna elettorale, ma anche l’ennesima scelta errata del ministro Sangiuliano, che nomina chi preferisce seguire la propria carriera politica a scapito dell’impegno assunto nei confronti della nostra città. Se, come appare evidente a questo punto, il centrodestra già sapeva che Schmidt voleva candidarsi a Firenze, non aveva alcun senso destinarlo nel frattempo a Capodimonte" -.

"Capodimonte non può essere gestito a fasi alterne e in base a calcoli personali. Per questo saremo presenti il 13 aprile, dalle ore 10,00, all’ingresso “Porta Piccola” del Bosco di Capodimonte, per chiedere a gran voce non solo maggiori investimenti da parte del Governo Nazionale per continuare il lavoro di rilancio portato avanti in questi anni, ma soprattutto un Direttore che pensi al Polo Museale di Capodimonte a tempo pieno, con il  rispetto che questo luogo e la città meritano" - concludono i due esponenti Dem -.

"Ma come si fa a chiedere l'aspettativa per un incarico politico a tempo determinato tra l'altro dopo pochi mesi dalla nomina?  Come si fa - dichiara il deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli - ad utilizzare in questo modo le istituzioni? Una mancanza di rispetto e di senso dello Stato e un atto di scorrettezza nei confronti della città di Napoli e di chi opera nel settore culturale. Un precedente davvero pessimo".