A cura della Redazione

"È chiaro che i nostri diritti li difendiamo non piegando la testa ma combattendo per il rispetto delle regole".

È la frase che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ripetuto più volte negli ultimi giorni annunciando la manifestazione che si terrà domani, venerdì 16 febbraio, a Roma, a partire dalle 11, in piazza Santi Apostoli, "contro il disegno del governo di autonomia differenziata", e "contro il blocco del Fondo sviluppo e coesione".

All'iniziativa sono stati invitati a partecipare "tutti i sindaci e gli amministratori del Sud".

 E con il governatore si è schierata l'Anci Campania, presieduta dal sindaco di Caserta, Carlo Marino.

Una manifestazione che è stata accompagnata dalle polemiche di diversi esponenti del centrodestra, che hanno contestato l'utilizzo - per una iniziativa di questo tipo - dei simboli istituzionali della Regione Campania e della stessa associazione dei Comuni presentando anche una interrogazione al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Comunque un primo risultato il governatore lo ha già ottenuto, incassando l'adesione alla manifestazione dei consiglieri regionali e dei parlamentari campani del Pd, nonostante i rapporti con il suo partito negli ultimi tempi non siano del tutto sereni. E non solo. Ha ottenuto anche il via libera del M5S, che è all'opposizione nel Consiglio regionale della Campania.

Punto centrale della manifestazione, oltre alla bocciatura dell'autonomia differenziata, è il blocco dei fondi di sviluppo e coesione: nel mirino del Governatore è più volte finito il ministro Raffaele Fitto che nella giornata di ieri ha già incontrato una delegazione di sindaci del sud, un vertice concluso con una sostanziale fumata nera.