A cura della Redazione

Pubblichiamo di seguito una riflessione di Salvatore Solimeno, dipendente del Comune di Torre Annunziata in pensione ed attuale delegato territoriale del sindacato UIL/FLP.

Chi parla fino a qualche mese fa ha lavorato presso il Comune, dove ha svolto anche un’intensa attività sindacale, che continua tuttora nelle vesti di delegato territoriale UIL/FPL e nella nuova veste di pensionato prova a guardare “da cittadino” torrese agli avvenimenti della sua città.

È In questa nuova veste che, passeggiando, ho posto più attenzione a una targa, collocata all’entrata di Palazzo Criscuolo: “Museo dell’Identità”. In questo Museo sono ospitati, accanto ai reperti di Oplontis, il presepe napoletano e le marionette di fine ‘800 di proprietà del Maestro Corelli. E’ evidente l’intenzione, senza dubbio lodevole, della Amministrazione di esibire una storia, un passato… un’identità, appunto.

Il concetto d’identità è, in ultima analisi, la rappresentazione che gli uomini danno di sé in un contesto sociale che assume poi quei valori particolari che costituiscono l’identità di una comunità locale ed è, per sua stessa natura, strettamente legato al concetto di “sostanza”, ma in proposito devo osservare, sia pur con rammarico, che la nostra Amministrazione sembra piuttosto legata al concetto dell’apparenza.

Il mio personale concetto di identità è legato a ben altro: sta nel concetto di appartenenza, di salvaguardia del benessere dei cittadini della comunità, in primo luogo dei bambini, che ne saranno la futura classe dirigente, ma anche della cura dei luoghi storici e delle periferie. Il nostro Museo dell’Identità è ubicato a Palazzo Criscuolo, ristrutturato per la nuova destinazione con un considerevole costo e il mio recente passato di sindacalista e di lavoratore dell’Ente mi porta ad osservare che il lavoro di ristrutturazione è valso solo per i locali “di rappresentanza”, per le sale di esposizione, mentre la stessa attenzione non è stata riservata alle sedi di lavoro di quegli uffici (protocollo, ufficio notifiche, ufficio delibere) ancora ubicati nella struttura e rimasti in uno stato di precarietà, in particolare per quanto attiene alla sicurezza della struttura che sembra del tutto priva di alcuni dispositivi (esistono uscite di sicurezza, impianto antincendio, maniglioni antipanico?)

Sempre a pochi metri dal nostro Museo, un’altra targa ci ricorda che esiste la Biblioteca “Ernesto Cesàro”, nata sul lascito al Comune dei preziosi testi della biblioteca del Convento dei Padri Alcantarini, che fino a pochi anni fa era riconosciuta, per la sua intensa attività culturale, tra le più attive biblioteche della regione Campania, con il suo patrimonio librario, i convegni, le mostre, un personale qualificato. Fa tristezza, ora, vederla, depauperata di personale e di risorse, in uno stato di evidente abbandono e insieme ad essa l’Archivio storico, che custodisce testimonianze preziose della nostra identità. E questo è avvenuto sotto gli occhi di tutti e, mi spiace dirlo, non ritenendo di potermi annoverare tra di esse, anche nel silenzio quasi assoluto e complice delle persone di cultura della nostra città.

L’assessore alla Cultura (Imma Alfano, ndr) ha una delega che si lega strettamente alla Cultura stessa: quella alla Pubblica Istruzione. Ed è su quest’ultimo aspetto che voglio spendere ancora qualche parola sull’identità. Se ho indicato uno dei significati che essa riveste per me nella cura e la tutela delle giovani generazioni, mi viene spontaneo chiedermi quanto dei fondi del Bilancio comunale sia stato destinato, ed impiegato, all’acquisto di nuovi arredi, lavagne di ultima generazione, sedie, banchi, per mettere i bambini nelle migliori condizioni di fruire del diritto all’istruzione, per non ritrovarsi, nell’adolescenza, a combattere con fenomeni di scoliosi e di cattive posture acquisiti negli anni della scuola dell’obbligo... Per quanto mi consta, anche da un rapido sguardo agli ultimi bilanci, la cifra è prossima allo zero.

Si potrebbe andare ancora oltre, nell’elenco, ma mi limito a riassumere tutto in una domanda alla nostra Amministrazione e in particolare all’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione: qual è, per Voi, il concetto di identità?  

SALVATORE SOLIMENO

Nota della Redazione: qualora l'assessora Alfano volesse puntualizzare ed esprimere la sua al riguardo, saremo ben lieti di ospitarla sulle pagine del nostro giornale.

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