A cura della Redazione

Una campagna di sensibilizzazione a favore della legalità nel settore alberghiero e della ricezione turistica e contro l’illegalità. E’ quella lanciata da Federalberghi nazionale sulla base del tema “Stesso mercato, stesse regole” e recepita, tra gli altri, anche da Federalberghi Costa del Vesuvio.

«Recentemente Federalberghi nazionale ha reso noti i dati sul dilagare incontrollato dell'abusivismo e della concorrenza sleale nel settore ricettivo. Dati che toccano da vicino anche noi», dichiara Adelaide Palomba, Presidente di Federalberghi Costa del Vesuvio. «Ad agosto 2016, nei 21 Comuni (competenza territoriale di Federalberghi Costa del Vesuvio) risultavano disponibili su Airbnb 510 alloggi, di cui 51,8 % riferiti ad interi appartamenti; 89,1 % disponibili per più di sei mesi; 53,7 % gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio - prosgeue la presidente -. In realtà agli occhi dell’acquirente tutto sembra bello, nuovo e splendente, specie perché spesso l’acquisto risulta essere più vantaggioso in termini economici rispetto alle attività alberghiere a tutti gli effetti. Ma se si analizza attentamente la situazione, emerge che in questi appartamenti non abita il titolare e non si fa leva sulla “Sharing Economy”; molti degli inserzionisti sono proprietari di più alloggi; alloggi che non coprono una mancanza di offerta ma piuttosto fioriscono lì dove il territorio attrae un gran numero di visitatori ( e il nostro è attualmente in piena crescita, per cui fiorente è il dilagare dell’attività extra alberghiera, talvolta illegale) e non integrano reddito ma potrebbero generare del lavoro nero essendo attività economiche a tutti gli effetti, ma come già detto, non sempre gestite a norma di legge», è la durissima accusa della Presidente di Federalberghi Costa del Vesuvio.

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