A cura della Redazione

Papa Francesco risponde all'appello di Libera per rendere martire Don Peppino Diana, il sacerdote ucciso a Casal di Principe dalla camorra il 19 marzo 1944.

A darne comunicazione è Michele Del Gaudio, referente del presidio di Libera Torre Annunziata "Raffaele Pastore e Luigi Staiano".

«Perdonate l’entusiasmo fanciullesco con cui vi dò la notizia, ma sono un diversamente bambino, felice di armonizzare le virtù dell’infanzia e dell’adolescenza con l’esperienza e la maturità acquisite negli anni (sono 63, il prossimo primo ottobre) - dichiara entusiasta Del Gaudio -. Sprizzo gioia da tutti i pori, perché il Papa sembra esprimere apprezzamento per il riconoscimento del martirio di don Peppino, sia per il tono e il contenuto complessivi della missiva, non le formali due o tre righe, sia per la sua definizione, anche se virgolettata, di don Peppino come “il martire della Terra di Lavoro”. Francesco poi benedice i promotori dell’appello, fra i quali tanti di voi, e giustamente li indirizza al Vescovo di Aversa, competente per l’iter ecclesiastico. Gli ho già chiesto di poter consegnare il documento di persona. Un grazie sincero a quelli che vorranno diffondere la notizia e a tutti i firmatari, in particolare a Lorenzo Tommaselli, e al Vescovo Raffaele Nogaro che illumina il nostro percorso. Caro don Peppino, con l’appoggio del Papa, presto avrai Giustizia!», conclude Del Gaudio.

L'appello, fino ad ora, ha riscontrato numerosissime adesioni da parte della società civile e del mondo politico. Ma anche di tanti cittadini.