A cura della Redazione

di  EMILIANA CIRILLO

 

Il passato c’è, sempre, anche se non si vede, come una cicatrice che si rimargina dopo una ferita. Ci camminiamo sopra ogni giorno e, senza accorgercene, a volte lo calpestiamo. Ma a volte non succede. Domenica 7 giugno più che camminarci sopra la gente potrà entrarci completamente dentro, attraversando quella porta socchiusa, lasciandosi trafiggere da quel passato e sentirne ogni sensazione, scoprendo un mondo che è dietro l’angolo, ma mai conosciuto così profondamente, se non, sui libri di storia. Si potrà toccare con mano una realtà lontana, ma che ci appartiene sempre. Si potrà sentire l’atmosfera di quelle scene di un’epoca antica, e sempre molto affascinante. È già successo al Palazzo Reale di Quisisana, di Castellammare di Stabia e succederà alla Villa di Poppea. È  il passato che trascina per la sua dietrologia e che si lascia scoprire piacevolmente, sempre più. Come un buon libro che si lascia leggere, che non stanca e vorresti non finisse mai. Una rievocazione storica di grande spessore e rilievo si è svolta in una cornice verde ed incantevole. Un progetto sposato e promosso dall’assaciazione “ARS Nea - Didattica e cultura" guidato dalla Presidentessa Fara Caso, ad opera del “Gruppo Storico Oplontino” ed in collaborazione con “Legio I Adiutrix”  hanno presentato “Plinio racconta...”

Entrambe nascono come Associazioni Culturali mirate ad informare ed istruire tutti gli appassionati. La Legio I Adiutrix è già attiva sul territorio dal  2002 come Gruppo Storico Pompeiano. Presieduta dal dott. Aniello Napolitano nasce dalla passione comune, soprattutto, per l’antica Pompei. Il gruppo è formato da circa 40 persone, tra appassionati, conoscitori, intenditori ed esperti. Molte collaborazioni con scuole, per far conoscere, in questo modo affascinante, la storia. Annovera tra i suoi meriti anche partecipazioni televisive, una tra tutte è quella al  “Campo Invernale” di Albano Laziale, ripreso da RAI 3 per il programma “ULISSE”. Il “GRUPPO STORICO OPLONTI”  nasce con lo stesso scopo di informazione, istruzione e la stessa passione per la storia. Un’associazione culturale nata da appena un mese e presieduta dall’emerito dott. Alfredo Scardone, che vanta, nel mestiere, anni di esperienza e partecipazioni ad eventi storici dotati di ampio spessore culturale in campo nazionale.

“Miriamo ad informare ed istruire innanzitutto, ma soprattutto, essendo rievocatori storici, cerchiamo di trascinare con noi il pubblico e proiettarlo nel momento, facendoglielo rivivere. Curiamo minuziosamente anche la ricostruzione fedele di costumi di gladiatori, di civili e di eventi militari”. Dice il dott. Vincenzo Amorosi, insegnante, che cura la parte storica del gruppo.  

Nella fattispecie in questa Domenica oltre alla presentazione di oggettistica e di costumi appartenenti esclusivamente a quell’epoca, è stata teatralizzata, per la prima volta, una celebre lettera che Plinio il Giovane invia nel 79 d.C. a Tacito, in cui si racconta della morte di suo zio Plinio il Vecchio, che si trovava a Miseno, dove dirigeva la flotta che gli era stata affidata e da dove partì per osservare da vicino gli effetti dell’eruzione del Vesuvio su Pompei.

Molti altri saranno gli eventi in programma, tra questi spiccano quello del 31 maggio, organizzato da Legambiente, che con la partecipazione del Gruppo Storico Oplontino, Legio I Adiutrix, la Pro Loco Oplonti-Marina del Sole, GiraOplonti,  presenteranno un percorso di promozione turistica di alcune bellezze storiche e culturali di Torre Annunziata/Oplontis: la Torre degli Orsini, Palazzo D'Alagno, La Basilica della SS. Madonna della Neve, gli Scavi di Oplontis.
L'appuntamento è fissato alle ore 09:00 c/o l'ingresso della Pro-Loco in Via Sepolcri, ove poi si concluderà la visita.  Un altro importante evento si terrà il 7 giugno presso la sede della Pro Loco a pochi passi dalla Villa di Poppea, dove alle 10:30 ci sarà l'Aperitivo Archeologico.

Scenario suggestivo ed affascinante per tutti coloro che hanno scelto un tuffo nel passato in questa domenica accompagnata da un sole estivo. Tutto presentato con profonda professionalità e passione.  Pubblico altrettanto trascinato ed appassionato in questa cornice storica. Una rievocazione che ha regalato quel filo conduttore che ci tiene uniti ad un passato, che seppur remoto,  ci accompagna sempre, e quando lo scorgi vuoi saperne sempre di più. La gente presente, l’ha fatto. Ha voluto saperne di più. Ha osservato,  ha ascoltato in silenzio, così come si fa per tutte le cose belle. Buona la prima.