A cura della Redazione
«All´indomani della protesta dei disoccupati torresi Giosuè Starita è rimasto vittima ancora una volta dell´annuncite, malattia cronica che lo perseguita dall´inizio del suo mandato. Dovremmo essere soddisfatti dal fatto che il sindaco sembra aver trovato finalmente una soluzione alle richieste dei cittadini torresi, infatti grazie a nuovi appalti milionari e all´avvio dei cantieri, nei prossimi mesi sarà sconfitta la piaga della disoccupazione e saranno realizzati migliaia di posti di lavoro». In un comunicato, il circolo Sel di Torre Annunziata attacca l´Amministrazione comunale, criticando le «mancate promesse» di Starita sul fronte occupazione. Promesse che, scrive Sel, «rimangono nel solco di tutto ciò che si poteva fare per Torre Annunziata e che sono rimaste lettera morta a causa dell´insipienza del governo cittadino nel reperire e attivare nuovi finanziamenti. Le colpe vanno divise anche con il governatore Caldoro - puntualizza la nota -, principale responsabile della revoca dei fondi regionali, scippati al territorio e mai più corrisposti e per il fatto che la nostra città non gode della giusta attenzione da parte del governo Renzi nonostante il nostro Sindaco lo erga ad esempio da imitare. L´Amministrazione Comunale - prosegue Sel - ha già disatteso una lunga serie di impegni: l´osservatorio del lavoro non è mai stato realizzato, l´accordo per l´assunzione dei disoccupati nel parco commerciale di via Settetermini è stato smentito dalla proprietà e nulla si sa dello stanziamento dei 12 milioni di euro assegnati dalla Regione Campania per coloro che sono fuoriusciti dal bacino occupazionale; anche quelli che erano considerati un successo di questa amministrazione, e cioè gli sgravi contributivi della Zona Franca Urbana, non hanno creato un solo posto di lavoro in più. Questi sono solo degli esempi, ma l´elenco è ancora più lungo e comprende a nostro avviso anche l´osservatorio sulla legalità che poteva essere uno strumento utile per studiare la relazione tra inoccupazione e malavita organizzata ed è rimasto anch´esso nelle intenzione di un´amministrazione che non dà seguito a ciò che sarebbe potuto servire ad analizzare il fenomeno della disoccupazione e fornire strumenti atti a contrastare la camorra». «Sinistra Ecologia Libertà crede che la risposta giusta al bisogno di lavoro non sia solo un lungo elenco di finanziamenti o di progetti, ma la certezza di tempi e modi affinché i torresi possano essere inseriti o reinseriti nei cicli produttivi; inoltre - aggiunge - è indispensabile che sia realizzata una seria opera di ricognizione della forza lavoro disponibile, delle competenze e delle abilità in possesso dei disoccupati e che si possa dare speranza e futuro dei giovani a cui l´unico reddito corrisposto è quello garantito dalla delinquenza. Siamo sicuri che il movimento dei disoccupati sarà produrre proposte e idee progettuali concrete che possano servire a offrire risposte a un´amministrazione cittadina assente e incapace di diminuire la percentuale dei senza lavoro. Il Renzi in salsa torrese (così Sel definisce Starita, ndr) ha preso tutto il peggio di quello nazionale, promesse mai mantenute, la delegittimazione continua dell´opposizione sociale». I cittadini, conclude la nota, chiedono «lavoro per ridare dignità e speranza a coloro che vivono in condizione di povertà relativa o assoluta o un reddito che serva anche a evitare che i disoccupati possano andare a rafforzare le fila della delinquenza e della camorra».