A cura della Redazione
Con il mese di aprile terminano i consueti appuntamenti con la musica dal vivo al Nonsolocaffé che hanno visto salire sul palchetto del bar culturalmente piú attivo del vesuviano artisti dai differenti background musicali della Campania. In quest´ultimo ciclo di eventi si alterneranno artisti eterogenei a soddisfare un ampio raggio di pubblico; si inizia venerdí 4 aprile con il party 80´s "You can dance" che vedrá la selezione musicale di "Ciro Brigante" ed in cui si inseriranno 3 performance di trasformismo dell´attrice "Eva Giardina" che interpreterá personaggi chiave della colorata scena del tempo. Seguirà l´11 aprile l´esibizione dei "TreQuarti" con il loro balfolk condito dalle mazurke clandestine, in cui chiunque può inserirsi e farsi inghiottire da queste danze uniche, mentre ritorna il Funk il 18 aprile con "The Funkin Machine" trio formato dagli ex Revenaz Andrea De Fazio Batteria, Roberto Porzio Tastiere, Paolo Petrella Basso. Domenica 20 aprile, data extra speciale di Pasqua con il "Wanted Trio" (Panico, Baccaro, Busanca) con il loro spettacolo "Life in Jazz Key" in cui la band esprime il proprio disappunto contro lo scempio del sistema attuale con l´uso di quella terrificante arma pubblica di divulgazione di massa, ovvero la musica. A chiudere la programmazione venerdí 25 aprile saranno i "The Gentlemen´s Agreement" una delle band più rappresentative della scena napoletana e nazionale che presenteranno il loro quarto disco, primo interamente in italiano, dal titolo “Apocalypse Town” interamente registrato e pre-prodotto con "una forma alternativa e sostenibile di finanziamento" ovvero il baratto. Anche "Dire...direttore" il loro primo video estratto dallo stesso e presentato in anteprima nazionale sulla rivista "Rolling Stone" è stato realizzato con questa antica forma di condivisione. Cinque appuntamenti che chiudono una stagione che ha visto la direzione artistica di "Fabio Carfio" per il quarto anno consecutivo e la soddisfazione delle tre gestrici che continuano ad investire e credere in una città unica per la sua forte dicotomia che contrappone ad un immenso patrimonio storico culturale un continuo stato di degrado.