A cura della Redazione
«Il M5S Torre Annunziata invita tutte le forze politiche elette a prendere posizione senza più temporeggiare. Il tempo è scaduto e chi tace acconsente». Il riferimento è al Grande Progetto fiume Sarno e alla creazione di una seconda foce nella zona di Rovigliano. I grillini denunciano, ancora una volta, il lassisimo delle istituzioni locali sulla vicenda. «Era stata preannunciata una seduta monotematica del Consiglio Comunale da tenersi (a Rovigliano) il 10 gennaio - scrivono i grillini -, dove si sarebbe discusso unicamente del Grande Progetto dell’ARCADIS e dove politici ed esperti avrebbero incontrato cittadini ed associazioni. La notizia era rimbalzata su tutti i giornali locali e confermata anche da alcuni esponenti del Consiglio Comunale presenti alla manifestazione. Ma il 10 gennaio è passato nel più assoluto silenzio e della seduta monotematica non ve n’è traccia, nessun articolo, nessun manifesto, nessuna notizia sul sito del Comune. Niente di niente. Qualcuno potrebbe malignare e pensare che possa essere stato l’ennesimo stratagemma per abbonire la popolazione, una trovata pubblicitaria per prendere tempo nella speranza che altri dimenticassero. Ma noi siamo bravi e sappiamo che i politici torresi non farebbero mai certe cose!», chiosano ironicamente i rappresentanti del MoVimento di Beppe Grillo. «I cittadini di Rovigliano - proseguono ancora nella nota - sono stanchi di essere considerati alla stregua di semplici numeri nelle campagne elettorali, per poi tornare nel dimenticatoio fino a nuove elezioni. Hanno detto "no" alla seconda foce del fiume più inquinato d’Europa, sì, invece, al disinquinamento e alla bonifica delle sue acque. Il Sarno deve tornare ad essere fonte di ricchezza e benessere per una città come Torre Annunziata ed in particolare per i Roviglianesi, che da tempo anelano quel riscatto socio-economico che non li faccia più sentire cittadini di serie B. Siamo impegnati da mesi in una campagna di informazione dei cittadini e dell´intera Amministrazione che ha messo in campo ben poche iniziative per dialogare con il territorio e se lo ha fatto è solo in modo estremamente tardivo», conclude il comunicato.