A cura della Redazione
"La conferenza stampa tenuta dai vertici dell’ATO 3 Sarnese Vesuviano e della Gori, pur presentando alcune novità positive in tema di riduzione delle tariffe e di investimenti per le reti idriche e fognarie, ha eluso alcuni nodi politici e amministrativi di fondo". Ad affermarlo in un comunicato è la Rete Faro del Sarno del Partito Democratico. "La Campania - prosegue la nota - è una delle tre regioni italiane che non ha provveduto a varare una legge di riforma degli Ato per cui si rischia di avere al 31 dicembre un assenza di poteri in questo campo con grave danno per le nostre comunità, i lavoratori e le imprese. Da oltre un anno è depositato unicamente il disegno di riforma degli Ato proposto dal gruppo regionale del Pd, mentre la Giunta Caldoro e la maggioranza non è in grado di avanzare una proposta.Ci si troverà costretti ad elemosinare ,a fine anno,l’ennesima proroga. Non è in atto nessuna iniziativa per eliminare la sovrapposizione tra le attività dell’Ato e quelle dei “famigerati” e inutili consorzi di bonifica e le autorità di Bacino - continua la nota -. Non c’è stata alcuna iniziativa concreta dell’Ato per avere un coordinamento efficace delle attività di controllo e repressione degli scarichi abusivi e illegali, né si è fatta un azione incisiva per sbloccare cantieri fondamentali per il completamento del progetto di disinquinamento del Golfo come quello del depuratore di Punta Gradelle e del collettore di Gragano". “Vengono al pettine in questi giorni nodi fondamentali che la Regione ha teso, negli ultimi anni, a rinviare - ha dichiarato Paolo Persico della rete Faro del Sarno - per affrontare il tema del disinquinamento bisogna mettre mano alla realizzazione di un vero moderno, efficiente e coordinato sistema di governo del ciclo integrato delle acque superando la frammentazione delle competenze,le sacche di spreco, le pigrizie. Il Golfo di Napoli sottolinea ancora Persico - ha un appesantimento insopportabile dell’inquinamento. Le nostre città hanno seri rischi idrogeologici accentuati dal ripetersi di copiosi e violenti precipitazioni urge una rinnovata capacità delle istituzioni e delle forze politiche di produrre riforme e atti concreti", ha concluso Paolo Persico.