A cura della Redazione
«Esprimo il mio compiacimento per il lavoro svolto dai coordinamenti dei rispettivi partiti e movimenti civici che hanno dato vita alla coalizione che sostiene la mia persona. Si è riusciti a coinvolgere i diversi ambiti della comunità torrese». Con queste parole, il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, commenta l´ufficializzazione dei candidati a primo cittadino alle prossime elezioni comunali del 6 e 7 maggio. In particolare, Starita si ritiene soddisfatto della composizione delle otto liste di centrodestra che lo sostengono. «Vi è una presenza delle giovani generazioni - prosegue il sindaco oplontino -, del mondo del lavoro, di chi porterà avanti le istanze del tessuto imprenditoriale, della cultura e del professionismo, dell’associazionismo e del volontariato, di chi farà da pungolo alla prossima amministrazione rispetto alle problematiche degli anziani e delle fasce dei meno abbienti e vi è una degna rappresentanza del mondo femminile. Auguro a tutti i candidati, e non solo a chi ha scelto di aderire al nostro progetto, di vivere le prossime settimane con serenità ed impegno. Le campagne elettorali rappresentano un’opportunità di confronto tra il mondo dei partiti e la società civile, spero che questa opportunità sia caratterizzata da un dibattito politico di alto livello evitando di scivolare nelle sterili e becere polemiche». Starita, poi, sottolinea, a suo dire, «l´individualismo che vige in alcuni personaggi politici». «La città ha perso un’occasione per dimostrare a tutti la sua maturità politica - commenta ancora -. Invece, con rammarico devo constatare che il personalismo ed il profondo individualismo di taluni personaggi hanno la meglio sugli interessi, non solo della città, ma anche delle stesse compagini politiche di propria (o presunta tale) appartenenza. Se da un lato tale protagonismo avvantaggia ulteriormente la nostra coalizione sul versante prettamente elettorale, dall’altro, deteriora lo scenario politico in città, creando poca chiarezza, confusione e conflitti a discapito di un confronto chiaro e costruttivo».