A cura della Redazione
“La Rai è un servizio pubblico e dovrebbe consentire al Paese di diffondere un´immagine di sé il più possibile oggettiva ed imparziale: in Fortapasc viene diffusa un´immagine di Torre Annunziata che non aiuta il lavoro che negli ultimi anni lo Stato sta portando avanti in questa città”. Con queste parole il sindaco Giosuè Starita polemizza sulla messa in onda del film di Marco Risi che la Rai ha programmato per la prima serata di lunedì 5 settembre. La pellicola al centro della diatriba ripercorre la storia di Giancarlo Siani (foto), il giornalista assassinato dalla camorra il 23 settembre del 1985. La scorsa settimana il primo cittadino di Torre Annunziata Starita ha inviato una nota formale alla direzione Rai “non per tentare di rimuovere il film dalla programmazione, ma per cercare di offrire a tutti coloro che lo vedono la possibilità di approfondire la propria conoscenza sulla nostra città che, nella complessa e delicata vicenda di Siani, resta comunque estranea. Non intendo in alcun modo nascondere la realtà, sarebbe un modo di fare da Minculpop – aggiunge Starita -, ma penso semplicemente che sia giusto dare una visione più completa e approfondita della nostra realtà, senza mostrare soltanto gli aspetti più oscuri, ma mettendo in evidenza gli sforzi che la comunità, con l´aiuto di magistratura e forze dell´ordine, sta portando avanti negli ultimi anni”. Nei prossimi giorni la Rai valuterà se prendere o meno in considerazione la richiesta del sindaco Starita. Al momento, però, tutto tace.