A cura della Redazione
Il prossimo 28 giugno a Torre Annunziata sarà tenuto un nuovo Consiglio Comunale e questa volta le telecamere di Nuovevoci ci saranno e potranno trasmetterne in diretta le immagini! Un´importante evoluzione considerate le tantissime difficoltà incontrate dagli inviati della nostra radio in occasione delle ultime due assemblee nelle quali è stata negata la possibilità di effettuare video destinati alla diffusione in diretta e/o in differita. Questa volta non ci perderemo nei contraddittori meandri legislativi che disciplinano questa materia, ma ci tocca attestare una forte presa di posizione da parte dell´Amministrazione, rappresentata in questo caso dal Presidente del Consiglio Comunale Gioacchino Langella, indirizzata ad abbattere, finalmente, le barriere tra la res publica e i cittadini. Lo stesso presidente e i componenti del suo ufficio, dopo i due spiacevoli precedenti, hanno mostrato una ferma volontà nel consentirci di presenziare alle sedute assembleari con le nostre telecamere invitandoci più volte in sedi istituzionali per un chiarimento sulla vicenda e la ricerca di una soluzione transitoria in attesa di una regolamentazione specifica. Il presidente Gioacchino Langella, negli ultimi giorni di maggio, ha inviato una nota alla Commissione Affari Istituzionali affinché si possa presto modificare il regolamento del Consiglio Comunale attraverso l´introduzione di un articolo che disciplini l´utilizzo e la diffusione delle immagini come avviene in tantissimi altri comuni italiani. Un "lieto fine" che ci rende felici prima in qualità di cittadini e poi come operatori della comunicazione e garanti del diritto di cronaca. (Comunicato Radio Nuovevoci) Registriamo con piacere questo autentico dietro-front della presidenza del Consiglio Comunale che di fatto ha annullato un’iniziativa collegiale contro il bavaglio alla stampa che i rappresentanti di tutti gli organi di informazione locali avevano in programma proprio per la prossima seduta del Consiglio Comunale di Torre Annunziata. D’altronde le precedenti, assurde prese di posizione di Langella non avevano alcun fondamento giuridico e, probabilmente, il presidente si è deciso a dar ascolto a chi, in materia, possiede maggiori competenze. E dosi di saggezza.