A cura della Redazione
La Rete dei Comitati vesuviani nel rigettare con forza ogni azione violenta nei confronti di chicchessia, invita tutti, ed in particolare chi ha maggiori responsabilità pubbliche, ad abbassare i toni del confronto e a lavorare il più unitariamente possibile per chiudere definitivamente le discariche nel Parco nazionale del Vesuvio. Le iniziative dei Comitati, le decisioni del sindaco di Terzigno e quelle del Consiglio comunale di Boscoreale vanno lette in questa direzione. Accusare di “atteggiamenti camorristici”a sproposito e indiscriminatamente o identificare in poche frange di cittadini “più esasperati” i responsabili dello stato di tensione appare grave, superficiale e non aiuta allo scopo. A tutt’oggi rileviamo che nulla è stato ancora fatto per il ripristino della legalità che è, in primo luogo, eliminare la puzza, non far entrare più “monnezza” nel Parco del Vesuvio ed avviare progetti di messa in sicurezza e di bonifica dell’area protetta. La Rete in ciò ha sempre ricercato la sponda istituzionale per recuperare, se ne viene data la possibilità e se gli interlocutori dimostrano un minimo di coerenza, un barlume di fiducia e di rispetto tra i cittadini e i loro rappresentanti istituzionali. Urge pertanto che si apra al più presto in tutti i comuni del Parco un vero dibattito su come uscire da questa grave crisi, determinata soprattutto da incapacità gestionali, e come salvaguardare l’ambiente vesuviano e la salute dei suoi abitanti. Come Rete abbiamo chiesto da mesi un Consiglio intercomunale, dei quattro paesi più esposti alla discarica, ma mai effettuato. Sarebbe opportuno che questo si riunisse al più presto per affrontare la crisi igienico-sanitaria che stiamo subendo. Sollecitiamo ancora un’iniziativa della Comunità del Parco e del suo presidente Capasso a sostegno di tali interessi. A tutto ciò assicuriamo l’impegno della Rete e di tutte le sue articolazioni comunali al fine di contribuire per il ripristino della legalità, per la salvaguardia del territorio e per fermare ulteriori danni alla biodiversità del Parco e alla salute dei suoi abitanti. Rete dei Comitati vesuviani