A cura della Redazione
Sono passati esattamente ventidue anni da quando, sul ring di Castellina Marittima (Livorno), gli allora imbattuti Biagio Zurlo (campione) e Alessandro Duran (sfidante), grandi speranze del pugilato italiano, si batterono alla morte per la cintura tricolore dei Welter. Al termine di uno dei più spettacolari incontri valevoli per un titolo nazionale del decennio, vinse Biagio Zurlo, con verdetto strettissimo e non unanime, tra il tifo accesissimo delle rispettive e folte tifoserie. Domenica sera, proprio nei giorni in cui viene riversato fango a piene mani sulla boxe e sui suoi protagonisti, negli splendidi giardini dell´Hotel Vittoria di Pompei, il proprietario Rosario Africano, Presidente della Boxe Vesuviana, ha colto l‘occasione di festeggiare in modo “allargato” il proprio compleanno, in un locale che è da decenni un punto di riferimento per tutti quelli che si occupano di pugilato, grazie all´amore per questo sport prima del padre Franco e successivamente suo. Mentre Alessandro e Biagio, insieme al maestro Lucio Zurlo parlavano naturalmente di pugilato, le due signore, Anna (moglie di Alessandro, avvocato e presidente della Pugilistica Padana, allenata del marito e dal fratello Massimiliano) e Annapaola chiacchieravano serenamente, mentre i pargoli con altri ragazzini mettevano a soqquadro la hall dell´hotel. …E pensare che nel 1988 Alessandro e Biagio si batterono alla “morte”, iniziando subito dopo un´amicizia solidissima che coinvolge anche il fratello Massimiliano! Ciò può nascere solo nel mondo affascinante e contraddittorio del pugilato… Una comunità umana che merita rispetto e molto, molto più di quanto in molti non credano! R.B.Z.