A cura della Redazione
Pubblichiamo il manifesto dei Riformisti nel Mezzogiorno di Torre Annunziata contro gli sperperi nella Sanità. L’accorpamento delle ASL (d.g. R.C. 505 del 20 marzo 2009 in esecuzione a quanto disposto con L.R.C. n. 16 del 28 novembre 2008) sta generando un impatto problematico nella vita degli enti interessati: sono di assoluto rilievo le ricadute sotto il profilo strategico, organizzativo e degli strumenti gestionali. Ciò in un quadro reso ancora più complesso dai vincoli contabili previsti dal c.d. Piano di Rientro (prot. n. 184/C/2009). Tuttavia, ad un anno di distanza da questo preannunciato percorso di accorpamento, le ASL costituitesi non sono state capaci di cogliere gli obiettivi sperati, nonostante un notevole dispiegamento di risorse, di investimenti e di supporti professionali. Inoltre, soprattutto in quest’ultimo periodo, assistiamo al proliferare di incarichi (di Unità Operative Complesse, di Unità Operative Semplici, di coordinamenti e di posizioni organizzative – tutte ad personam), che risultano del tutto incongruenti con l’azione di contenimento della spesa e concorrono, al contrario, sia ad ulteriori sforamenti di bilancio sia alla crescita dei disavanzi economici-finanziari. Tali scelte sono lesive degli interessi delle comunità interessate e degli operatori della sanità che pure con pari titolarità ed esperienza potrebbero accedere a tali funzioni attraverso riconoscimenti meritocratici - dopo un’attenta valutazione delle risorse interne disponibili – e non grazie a scelte clientelari In tal modo si depauperano i servizi di primaria importanza (DSM, 118, Sert, Emergenza ospedaliera ad es.) ai danni dei cittadini, si mortificano gli operatori, si favoriscono incarichi e carriere, si da luogo alla costruzione di inutili mega-dipartimenti, si moltiplicano gratificanti emolumenti. Siamo al paradosso! Mentre vengono invocati tagli e sacrifici si procede ancora allo sperpero del danaro pubblico: bisogna richiamare tutti a comportamenti e a pratiche di rigorosa coerenza, a scelte in linea con i parametri dettati dal Piano di rientro, ad un approccio che sia costruttivo e tenga nel dovuto conto la valutazione del contesto territoriale ed i criteri generali di gestione del sistema. Va realizzato, allora, un percorso concreto che consenta alle istanze del Governo centrale, del governo regionale e delle aziende di trovare un “corretto” equilibrio con le istanze sociali e di entrare in sintonia con i valori della razionalizzazione della spesa e della meritocrazia delle risorse umane. A questo deve lavorare una classe dirigente che abbia autorevolezza e competenza - piuttosto che appartenenza – avendo un solo obiettivo:coniugare efficienza ed equità per rendere servizi sanitari efficienti e di qualità alla cittadinanza. RIFORMISTI NEL MEZZOGIORNO