A cura della Redazione
Da molti mesi ormai gli operai della FIAT di Pomigliano d’Arco restano fermi per mancanza di lavoro (lavoro che invece non manca di certo in sedi estere dell’azienda…) e sopravvivono insieme alle loro famiglie con uno stipendio che si aggira intorno ai 700 euro (ma spesso anche meno). La FIAT in Campania è probabilmente la più grossa azienda presente in tutto il Mezzogiorno d’Italia ed al suo servizio lavorano da sempre molti operai torresi che, non trovando opportunità lavorative nella loro città, si spostano verso Pomigliano aggiungendo circa due ore alle otto di servizio a causa dello spostamento. Numerose sono state finora le iniziative intraprese dagli operai per manifestare contro una crisi che per la sede di Pomigliano ha dei risvolti sicuramente più drammatici in quanto manca un vero piano industriale per cui, pur superando le difficoltà temporanee che investono mol ti settori economici del Paese, una delle maggiori fabbriche del Sud chiuderà i battenti lasciando senza occupazione migliaia di lavoratori, tra cui lavoratori torresi. La soluzione per sopravvivere sarebbe di nuovo inesorabilmente la scelta di emigrare. Venerdì 27 febbraio i lavoratori manifesteranno per le strade di Pomigliano d’Arco. Alla manifestazione hanno aderito anche altri comuni della provincia di Napoli e chiediamo al nostro sindaco, Avv. Giosuè Starita, di dare anch’Egli l’adesione in nome della città di Torre Annunziata, visto che tanti torresi lavorano presso la FIAT, e di esserci vicini nella dura battaglia che con forza combattiamo. Gli operai torresi della FIAT di Pomigliano d’Arco