A cura della Redazione
ROMA - Via libera del Senato al decreto sulla sicurezza che contiene al suo interno la norma blocca processi contestata dall´opposizione. Il decreto passa ora all´esame della Camera. A favore ha votato il Pdl, contro il Pd, l´Idv e l´Udc. Il decreto sulla sicurezza è passato al Senato con 166 voti a favore, 123 contro e un astenuto. Proteste dell´opposizione. "Il caimano è tornato!", "Vergogna!". Queste le scritte su alcuni cartelli esposti in aula dagli esponenti dell´Italia dei valori. Dai banchi della maggioranza i senatori hanno risposto al grido di "Buffoni". La situazione è tornata alla normalità quando i commessi dell´aula sono intervenuti a sottrarre i cartelli e l´assemblea è stata sciolta. Il ministro dell´Interno Roberto Maroni esprime il suo rammarico "perché l´opposizione ha votato contro un provvedimento che contiene norme contro la mafia, contro la criminalità organizzata promosse inutilmente per decenni da Giovanni Falcone e che noi abbiamo trasformato in legge". Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha difeso la norma blocca-processi, rivolgendo un duro attacco al magistrato Livio Pepino, relatore sul provvedimento di fronte all´organo di autogoverno della magistratura: "Viste le sue dichiarazioni - ha detto - bisogna chiedersi se ci troviamo di fronte a un magistrato o a un militante tra i più estremisti". "Ho il massimo rispetto del Csm - ha detto ancora - ma perché non è mai intervenuto per colmare la vergogna di processi per reati di sei anni fa mai avviati? E´ questo il vero scandalo". Gasparri ha quindi difeso le norme contro l´immigrazione clandestina e per l´utilizzazione dell´esercito nelle grandi città. Quindi ha sottolineato l´inasprimento delle norme antimafia contenute nel decreto: "Siamo orgogliosi - ha detto - di dare all´Italia e alla magistratura norme che chiedevano eroi civili come Falcone e Borsellino".