A cura della Redazione
Si muore ancora a Torre Annunziata. Intorno alle ore 19,00, all´interno del bar "La Caffetteria" di via Castello (nella foto), nell´ex Circolo dei Pescatori dove avvenne la strage di Sant´Alessandro nel 1984, si consuma un altro omicidio. La vittima è Davide De Simone, 56 anni, della famiglia dei "Quaglia Quaglia". De Simone si trovava fuori al bar quando, probabilmente, ha visto arrivare i due sicari in sella ad una moto. Tenta la fuga rifuggiandosi all´interno del bar, ma uno dei sicari lo insegue fin dentro e lo fredda con almeno tre colpi di pistola alla nuca. Sul posto accorrono i carabinieri del nuclueo operativo di Torre Annunziata, gli agenti di polizia, coordinati dal primo dirigente Attilio Nappi, i finanzieri ed anche il pm dell´Antimafia Gianpaolo Filippelli. Al vaglio degli inquirenti c´è un´ipotesi: De Simone avrebbe potuto rispondere al fuoco del suo killer, riuscendo anche a ferirlo. Infatti sul luogo del delitto gli agenti di polizia hanno rinvenuto quattrordici bossoli e, secondo una prima ricostruzione, non tutti sarebbero stati esplosi dalla stessa arma. A suffragare tale ipotesi è il fatto che le forze dell´ordine hanno cercato con insistenza, presso gli ospedali della zona, un ferito d´arma da fuoco. Secondo gli inquirenti, dietro al delitto ci sarebbe forse uno sgarro o più probabilmente il tentativo dei Quaglia Quaglia di allargarsi nello scenario criminale di Torre.