A cura della Redazione
Stava dando alle fiamme degli indumenti ed uno scooter, quando è stato fermato dalle forze dell´ordine. L´episodio è avvenuto in via Gassometro, a pochi passi da via Caracciolo ed ha portato al fermo di un giovane ventunenne; infatti quel vestiario potrebbe appartenere ai killer che hanno assassinato domenica nel bar Christal Alfonso Nasto, 39 anni, fratello del collaboratore di giustizia Aniello. Fermato anche il padre del giovane: nella sua abitazione è stata rinvenuta una pistola senza matricola e pertanto l´uomo dovrà rispondere di porto abusivo d´arma da fuoco. Intanto emergono particolari raccapriccianti dalle indagini del dirigente Attilio Nappi e dal vice Donato Pepe: i killer sarebbro giunti su una moto di grossa cilindrata; uno dei malviventi impugnava una lugher calibro 9: è entrato nella caffetteria e si è diretto spedito contro la vittima. Il killer avrebbe afferrato l´uomo per i capelli, sollevato il codino, esplodendo contro la nuca il primo colpo fatale. Il corpo, ormai senza vita, sarebbe caduto all´indietro, inducendo l´omicida a premere ancora una volta il grilletto. A quel punto il proiettile ha raggiunto il commesso del bar al naso ed un avventore quattordicenne ai glutei.